16.05.22 «Nemmeno su un tema delicato come la salute, Fdi dimostra serietà. Tra opportunisti e “disertori” usa questa tematica solo per rastrellare voti e lo fa con incredibile faccia tosta, senza nemmeno preoccuparsi del fatto che governa da anni e il sistema è ormai, anche per colpa sua, ridotto ai minimi termini. Lanciare oggi l’idea degli stati generali della sanità è vergognoso, non perché non servano, anzi, ma perché un anno fa, quando fu il Pd formalmente a chiederli, erano considerati un’assurdità, inutili chiacchiere. Ora, dopo averli bocciati, a un anno dalle elezioni sono diventati il primo argomento in agenda». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando l’idea lanciata da Fratelli d’Italia di istituire gli stati generali della sanità.
«Con il cambio ai vertici dell’Asfo si è scoperchiato, per il centrodestra, il vaso di Pandora. Ma quando per anni si sono susseguite tensioni (sempre denunciate non solo dal Pd, ma anche da sindacati e cittadini) tra il personale allo stremo, pesanti disservizi ai danni di migliaia di cittadini e la distruzioni della rete, a partire dai reparti ospedalieri, fino alla sanità sul territorio con guardie mediche a singhiozzo e difficoltà tra i medici di famiglia, il centrodestra, dalla Lega a Fratelli d’Italia, passando per Forza Italia, hanno tutti voltato il capo dall’altra parte. A Trieste, il consigliere Alessandro Basso (eletto nel collegio pordenonese) dopo aver disertato quasi tutte le sedute della terza commissione Salute, si è infine dimesso, dimostrando il suo vero contributo e interesse per la sanità. Oggi, ricordandosi che fra un anno ci saranno le elezioni, si propone come paladino, una bella presa in giro ai cittadini. A Pordenone, poi, il sindaco Ciriani per anni è rimasto in silenzio e solo davanti all’evidenza si è spostato sulle nostre posizioni, chiedendo la sostituzione dell’ex direttore generale dell’Asfo quando ormai i buoi erano già scappati. A fronte di tutto ciò, è vergognosa la faccia tosta con la quale Fdi vuole rifarsi una verginità dicendo che la sanità del Friuli Occidentale deve essere risistemata. Per raggiungere l’obiettivo è del tutto evidente come occorra cambiare non solo Polimeni ma anche quella classe politica che lo ha nominato all’unanimità e troppo a lungo lo ha sostenuto».
