09.12.21 «Mentre l’ambito territoriale di Caneva, Polcenigo e Budoia continua a essere carente di un medico di medicina generale, l’apertura a Sarone dell’ambulatorio a orario ridotto, pur essendo un passo avanti positivo, non soddisfa compiutamente le esigenze della popolazione. Qualora arrivasse un nuovo medico a tempo pieno, però, diversamente da quanto promesso, non c’è alcuna garanzia che presti servizio nella frazione di Caneva. Nonostante l’interrogazione in Consiglio regionale, resta ancora da chiarire perché non si è apposto il vincolo di sede consentito dalle norme». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che ha portato la questione del medico di base a Sarone di Caneva in 3ª commissione regionale Salute, attraverso un’interrogazione all’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
«La frazione di Sarone può contare su un bacino di circa 1.500 pazienti di cui circa 350 ultra sessantacinquenni. Il medico di base è andato in pensione nel 2016 lasciando scoperta la sede. Grazie all’impegno dell’Asfo, alla disponibilità di altri dottori operanti nell’ambito e alla collaborazione del Comune che ha messo a loro disposizione dei locali, nel settembre 2020 il servizio è finalmente ripartito ma con giornate e orari ridotti. Per colmare la lacuna in modo esaustivo, l’azienda sanitaria a suo tempo aveva assicurato che il sostituto del primo medico dell’ambito territoriale andato in quiescenza eserciterà anche a Sarone. Nell’atto che individua le zone carenti, però, non c’è alcuna certezza che questo avverrà. Rispondendo in commissione all’interrogazione presentata per chiedere come mai la sede non è stata vincolata, l’assessore Riccardi si è limitato a rivendicare i passi avanti fatti senza fornire alcun chiarimento». Secondo Conficoni, «questo è solo un tassello di una situazione complicata, che si sta aggravando ulteriormente. Infatti nel distretto del Livenza altri impegni attendono di essere mantenuti come la riapertura a pieno regime della Rsa di Sacile e lo sviluppo della cittadella della salute in riva al Livenza».
