Sanità: Conficoni (Pd), duo Riccardi-Polimeni alimenta tensioni tra Cro e ospedale Pn

Pubblicato il lunedì 28 Feb 2022

22.02.22 «Anziché tutelare e valorizzare le eccellenze sanitarie del territorio, l’assessore Riccardi da un lato e il direttore generale dell’Asfo Polimeni dall’altro, stanno creando tensioni e spaccature tra il Cro di Aviano e l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dove restano ancora ferme le terapie oncologiche. Questo si aggiunge allo svilimento di diversi reparti come neurologia e oculistica. Chiediamo da tempo un cambio di rotta che non arriva, nemmeno a fronte dell’allentamento del covid». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine delle interrogazioni odierne, in 3ª commissione Salute, attraverso le quali ha chiesto alla Giunta regionale di chiarire la “situazione del reparto di oncologia dell’ospedale di Pordenone, ancora non ripartito”, e i “disservizi di neurologia nel pordenonese”.

«Riccardi governa la sanità da quattro anni, non chiarisce i tempi entro cui riprenderanno le chemioterapie a Pordenone ma cerca di scaricare sull’opposizione la responsabilità delle tensioni tra Cro di Aviano e Santa Maria degli Angeli. In realtà la dannosa contrapposizione tra le due importanti strutture è alimentata non solo dalla mancata riattivazione dei trattamenti ai malati oncologici nel capoluogo ma soprattutto dallo squilibrio nei finanziamenti, rispetto agli altri territori del Fvg, aggravato dalla Giunta Fedriga e dai comportamenti del direttore dell’Asfo Polimeni che, oltre a macinare utili lesinando servizi e personale, ha generato confusione sull’assetto di oncologia previsto nell’atto aziendale. Per risollevare le sorti della sanità pordenonese, invece di paventare la fusione tra Cro e Asfo, bisogna da un lato valorizzare l’ospedale del capoluogo attraverso un piano di rilancio e per l’Irccs non ci si fermi all’importante terapia a protoni, ma si dia seguito all’attuazione della rete oncologica regionale all’interno della quale l’istituto di Aviano deve avere un ruolo centrale». Secondo Conficoni, «nel quadro di svilimento generale del sistema sanitario del Friuli Occidentale, continuano a essere in sofferenza svariati reparti come neurologia, dove proprio dalla risposta odierna di Riccardi si conferma una situazione critica, e oculistica dove con 721 giorni di attesa per una visita contro i 107 a Palmanova o un giorno a Gorizia, i forti problemi sono ben lontani dall’essere risolti».

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Nicola Conficoni

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