Sanità: Conficoni (Pd), con cdx in Regione sottofinanziamento pro capite Asfo aumentato di 108€

Pubblicato il sabato 26 Apr 2025

Pordenone 26.04.25 – «La disparità nell’assegnazione delle risorse alle diverse aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia che storicamente penalizza il Friuli Occidentale è significativamente aumentata da quando il presidente Fedriga governa la Regione, con il sottofinanziamento pro capite dell’Asfo cresciuto di circa 108 euro tra il 2017 e il 2023. Ridurre questo divario aiuterebbe a superare le difficoltà, ma un centrodestra sordo e arrogante ha più volte bocciato la nostra richiesta di maggiore equità». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando i dati sul riparto dei fondi del conto consuntivo 2023, ottenuti con un accesso agli atti.
«Due anni fa – prosegue il consigliere dem – la crisi della sanità aveva indotto numerosi sindaci ad astenersi sul bilancio dell’Asfo e sollevato la protesta delle associazioni socio-sanitarie. L’assessore Riccardi sostiene che la situazione sta migliorando, ma la continua fuga di personale per la quale la Giunta Fedriga non fa nulla per trattenere (622 dimissioni volontarie tra il 2020 e il 2024) ha messo in crisi molti servizi, alcuni tagliati, come il punto nascita di San Vito al Tagliamento, altri esternalizzati, come la radiologia dell’ospedale di Pordenone, senza dimenticare la volontà di appaltare l’intera gestione dell’ospedale di Spilimbergo» ricorda Conficoni.
«Invece di spingere il privato bisognerebbe rilanciare la sanità pubblica a partire da un forte investimento nelle risorse umane, da perseguire anche grazie a una più equa ripartizione dei fondi. Se quelli assegnati all’Asfo sono cresciuti da 495,8 milioni del 2017 (1.478 euro per ogni residente nel territorio di competenza in base alla popolazione pesata) a 568,8 milioni del 2023 (1.647,2 euro a testa), le risorse attribuite alle altre aziende sanitarie territoriali sono salite da 1,679 miliardi (1.611 euro pro capite) a 1,970 miliardi (1.888 euro a testa)».
Negli ultimi sei anni, dunque, «il sottofinanziamento della sanità pordenonese è aumentato da meno 133 a meno 241 euro pro capite. Evidentemente la promozione di Polimeni all’Arcs non ha cambiato il trend negativo, confermato anche dalle risorse assegnate all’inizio del 2024 e del 2025. Il fatto che la lista “Pordenone in Salute” abbia preso più voti di Forza Italia alle ultime elezioni comunali dovrebbe spingere l’assessore Riccardi a una riflessione, anche perché aumentare la competitività del sistema sanitario nella destra Tagliamento è un vantaggio per l’intera regione contribuendo così ad arginare la fuga di pazienti nel vicino Veneto».

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