Salute: Gruppo Pd, ror passo avanti ma attenzione a ospedali spoke

Pubblicato il venerdì 20 Dic 2024

 

Trieste 19.12.24 – «La metodologia alla base del piano oncologico è fondata e rappresenta un passo avanti, tuttavia è necessaria maggiore condivisione con i professionisti e attenzione sul destino degli ospedali spoke, che vista la concentrazione delle attività potrebbero rischiare di essere demansionati». Lo affermano i consiglieri regionali Nicola Conficoni, Laura Fasiolo, Manuela Celotti, Francesco Martines e Roberto Cosolini (Pd) a margine della seduta della 3ª commissione riunita oggi per discutere del piano della Rete oncologica regionale 2025-2027.

Secondo Conficoni, «il Piano oncologico è di fondamentale importanza per migliorare la qualità delle cure. Le perplessità espresse dai medici sul documento deliberato dalla Giunta, però, non possono lasciare indifferenti. Le loro preoccupazioni su scelte e tempi di attuazione impongono una pausa di riflessione. Bene che il voto sia stato rimandato probabilmente anche per le divisioni nella maggioranza palesate dagli interventi dei consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno suggerito prudenza all’assessore. Importante che il ruolo regionale del Cro di Aviano venga valorizzato».

Fasiolo sottolinea la «necessità per i pazienti operati in strutture hub di avvalersi poi del trasporto facile, ossia di strutture di trasporto organizzate e gestite dall’azienda per garantire le visite negli ospedali spoke, vicini a casa, di una organizzata e potenziata rete di telemedicina, di un potenziamento della medicina territoriale». Nel coniugare al meglio ospedale e territorio, Fasiolo auspica che «nella lettura dei dati delle operazioni chirurgiche di oncologia (nello specifico Colon retto) nell’Isontino, fatte su due sedi, Gorizia e Monfalcone, da una medesima equipe, sia fatta come un “volume unico” significativo, e non invece come due diversi volumi poco significativi.

“Presto e bene” non stanno insieme, quindi ben venga che, prima della votazione del quadro generale del Piano della rete oncologica, vengano concessi tempi più lunghi al dibattito e al confronto politico».

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