11.09.24 «La carenza di organico e la necessità di un cambio di linea per arginare la fuga del personale sanitario, testimoniata da 2.100 dimissioni volontarie in 4 anni, di fatto viene riconosciuta anche da dirigenti dell’Asfo. Serve un piano straordinario e l’esempio ce l’abbiamo sotto il naso, basta copiare il Veneto dove Zaia, con una delibera del 13 agosto, sta facendo quello che da tempo chiediamo per rilanciare la sanità pubblica in Fvg». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione chiede di conoscere lo stato di attuazione delle manovre sul personale per ogni azienda sanitaria regionale, precisando la dotazione organica in essere e quella prevista a fine anno e a fronte di questo se intenda adottare un piano straordinario per superare la carenza di personale.
«Ritardi e limiti con cui la Giunta regionale cerca di ridurre le liste di attesa, dimostrano che si può e si deve fare di più per soddisfare le esigenze dei cittadini. In particolare, il sistema sconta in negativo la carenza di alcuni specialisti e infermieri, senza dimenticare i medici di famiglia che svolgono un ruolo fondamentale sul territorio dov’è necessario promuovere la prevenzione». Da tempo, continua Conficoni, «sosteniamo la necessità di rilanciare il servizio pubblico investendo nelle risorse umane, anche per evitare che case ed ospedali di comunità finanziati dal Pnrr restino delle scatole vuote. Peccato che la maggioranza abbia bocciato gli incentivi volti a premiare come meritano gli operatori sanitari, trattenere i professionisti in fuga e rendere più appetibili i corsi di formazione tutt’altro che esauriti. Un atteggiamento irresponsabile che non aiuta a risollevare una situazione finora non affrontata adeguatamente. Se il presidente Fedriga non vuole darci soddisfazione, almeno copi da Zaia che ha compreso la necessità di interventi straordinari per risolvere i problemi presenti anche in Friuli Venezia Giulia».