Trieste, 02.12.25 – «La grave carenza di medici di medicina generale non solo crea notevoli disagi alle famiglie, ma trascina la provincia di Pordenone in un baratro profondo. Il Friuli Occidentale, infatti, crolla al 95° posto (su 107 province esaminate) nel rapporto sulla qualità della vita promosso dal Sole 24 ore, per quanto riguarda i professionisti attivi ogni 10mila abitanti, appena sette. Dopo avere colpevolmente sottovalutato il problema e bocciato le nostre proposte per affrontarlo, è quanto mai urgente che la Giunta regionale ritorni sui suoi passi e spinga sulla formazione, introducendo anche in Friuli Venezia Giulia gli incentivi messi in campo nella provincia di Trento». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando l’indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore che vede la provincia di Pordenone in discesa al 24° posto e che tra i 90 indicatori statistici utilizzati per la valutazione complessiva fa registrare il 95° posto per quanto riguarda la presenza di medici di medicina generale attivi per ogni 10mila abitanti.
Secondo Conficoni, «incoraggiare la formazione di nuovi medici è fondamentale per superare la grave carenza di professionisti subita dai cittadini residenti non solo in montagna, ma anche in pianura. Analizzando lo stato di attuazione della riforma dell’assistenza territoriale, la Corte dei conti nei mesi scorsi ha certificato che in Friuli Venezia Giulia alla fine del 2024 mancavano ben 119 dottori. Una situazione critica che rischia di peggiorare ulteriormente in seguito alle 67 cessazioni previste nel 2025 e 2026. Negli ultimi anni, infatti, tanti medici usciti dal sistema non sono stati sostituiti, come attesta la continua crescita delle zone carenti. Nonostante i corsi promossi dal Ceformed siano tutt’altro che esauriti, però, la Giunta Fedriga continua irresponsabilmente a chiudere le porte alla nostra proposta di integrare economicamente le borse di studio, avanzata più volte negli ultimi 12 mesi, anche la scorsa settimana. Ora, di fronte ai dati impietosi pubblicati dal Sole 24 Ore, non ci stupiremmo se venisse ripresa, come già accaduto sugli incentivi al personale del ssr. Peccato che, a causa di un atteggiamento tanto miope quanto controproducente, il prezioso tempo perso non verrà recuperato».


