Trieste 13.11.24 – «Il nuovo ospedale di Pordenone sbloccato dal centrosinistra diventerà operativo prima che la viabilità sia pronta. Questo avviene otto anni dopo l’insediamento dell’ex sindaco di Pordenone Ciriani, primo responsabile del colpevole ritardo». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della risposta dell’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi all’interrogazione discussa oggi nella terza commissione Salute, del Consiglio regionale.
«Durante il recente sopralluogo al Santa Maria degli Angeli – prosegue il consigliere dem – l’assessore Riccardi ha elogiato la struttura che, nella sua configurazione finale, avrà una dotazione di posti letto adeguata alle mutate necessità post covid senza dimenticare il verde e i parcheggi. Una palese contraddizione rispetto a quanto continua a sostenere l’ex primo cittadino di Pordenone che nel 2016 aveva promesso di fare la sentinella dell’ospedale. In questi anni, invece, abbiamo assistito a un vero e proprio svilimento della sanità pordenonese a partire dall’aumento della sperequazione nell’assegnazione delle risorse, seguito dall’esternalizzazione di radiologia e liste di attesa fuori controllo che ci hanno fatto diventare un esempio negativo a livello nazionale. L’amministrazione comunale, silente difronte alle scelte penalizzanti della Giunta Fedriga, inoltre, non ha mai smesso di polemizzare sul sito di via Montereale cavalcando il malcontento per i disagi. Al fine di limitarli, il permesso di costruire rilasciato nel 2015 subordina l’agibilità dell’attesa struttura alla sistemazione della viabilità circostante. Peccato che i moderni reparti, seppure in ritardo rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, apriranno i battenti senza che i lavori lungo le strade siano nemmeno partiti perché chi ci governa ha preferito lasciar marcire i problemi invece di risolverli, penalizzando i cittadini per un becero calcolo politico».
Infine, conclude Conficoni, «c’è la solita mancanza di correttezza che caratterizza la destra, senza alcuna considerazione del Consiglio e del suo ruolo, con una maggioranza sempre attenta a non disturbare chi manovra la salute pubblica, in primis il presidente della terza commissione, Carlo Bolzonello, che violando il regolamento ha ritardato la risposta all’interrogazione dimostrandosi ancora una volta stampella della Giunta».
