Trieste, 14.10.24 – «Il medico di famiglia è un tassello fondamentale del sistema salute. È inaccettabile che i cittadini non vengano preventivamente informati quando cessa l’attività, ma lo scoprano solo nel momento del bisogno con tutti i disagi che questo comporta». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), annunciando la presentazione di un’interrogazione per chiedere alla Giunta Fedriga “come mai l’Asfo non ha avvisato gli assistiti dell’uscita di alcuni medici andati recentemente in quiescenza”.
«Le difficoltà del servizio sanitario – prosegue il consigliere dem – sono sotto gli occhi di tutti. A deludere i cittadini non sono solo i pronto soccorso intasati e le liste di attesa fuori controllo, ma anche la carenza dei medici di famiglia che sono un punto di riferimento essenziale. Tra il 2018 e il 2023 i professionisti convenzionati con le aziende sanitarie regionali sono diminuiti di 139 unità, di cui 30 nel solo Friuli occidentale, dove il numero medio di assistiti per ogni medico è salito da 1.380 a 1.576 complicando l’accessibilità del servizio» continua Conficoni. «Poiché la dozzina di ambulatori sperimentali di assistenza primaria (Asap) attivati per tamponare la falla non possono certo essere considerati una risposta strutturale al problema, la cosa più importante da fare è senza dubbio invertire il trend negativo. Purtroppo, però, la Regione non solo respinge le nostre proposte per rendere più attrattivo il corso di formazione e favorire l’ingresso di nuovi professionisti nel sistema, ma non garantisce nemmeno una tempestiva informazione ai cittadini che devono cercare un sostituto».


