Pordenone, 12.09.25 – «Un Cro acefalo non può andare lontano. Governo e Regione intervengano tempestivamente per dare al centro per la cura dei tumori un vertice di eccellenza, rimediando una situazione che penalizza l’intero Friuli Venezia Giulia». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), annunciando la presentazione di un’interrogazione per richiamare l’attenzione della Giunta regionale sul Cro di Aviano che tra poco resterà privo di un importante punto di riferimento.
«L’uscita obbligata della direttrice scientifica Silvia Franceschi, cui vanno la nostra gratitudine e apprezzamento per il suo proficuo impegno, è una grave perdita per l’Istituto oncologico a maggior ragione perché indebolisce ulteriormente una struttura che già oggi sconta in negativo le nomine di un direttore generale a scavalco e di un direttore sanitario facente funzioni. Questa situazione non aiuta certo ad affrontare efficacemente le sfide che si trova di fronte, in primis la concorrenza del vicino Veneto». La protonterapia e i corsi di specializzazione, continua Conficoni «decisi dalla Regione anche in seguito al nostro pressing, abbisognano di una cabina di comando autorevole e dedicata per essere finalizzati senza perdere altro tempo prezioso. Come dimostrano la mancata apertura del nuovo ospedale e la scivolata sull’rsa di Roveredo in Piano, Tonutti, presente ad Aviano un solo giorno la settimana, non riesce a guidare contemporaneamente Asfo e Cro in modo efficace. Ferma restando l’opportunità di una sinergia tra le due aziende sanitarie del Friuli occidentale, è necessaria una svolta. Individuare figure di alto profilo – conclude Conficoni – consentirà di innescare un circuito virtuoso e attrarre validi professionisti in grado rendere ancora più competitivo un presidio che rappresenta un vanto per il territorio e coltiva l’ambizione di rafforzare il suo ruolo nell’ambito della rete oncologica regionale».
