Salute: Conficoni (Pd), Giunta chiude Rsa di Roveredo a vantaggio del privato

Pubblicato il mercoledì 29 Ott 2025

 

Trieste, 29.10.25 – «L’annunciata chiusura dell’Rsa di Roveredo in Piano conferma un’amara verità: la Giunta Fedriga continua a privilegiare la sanità privata a scapito di quella pubblica in difficoltà». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la risposta all’interrogazione presentata nei giorni scorsi per chiedere alla Giunta Fedriga di scoprire le carte sul futuro dell’rsa di Roveredo in Piano, che nei mesi scorsi era stata temporaneamente prorogata fino al 31 dicembre.

«Nel 2018 – prosegue il consigliere dem – l’assessore Riccardi aveva promesso di potenziare l’offerta di cure intermedie nel Friuli Occidentale. Se dopo anni di colpevole inerzia, durante i quali hanno aperto nuove case di riposo private, questo obiettivo potrà essere raggiunto è solo per merito del dm 77 voluto dal ministro Speranza e non certo dell’assessore Riccardi che già lo scorso luglio voleva chiudere l’rsa di Roveredo in Piano, impoverendo la sanità territoriale con un blitz fallito solo grazie a una diffusa mobilitazione di cittadini, organizzazioni sindacali e amministratori locali, tra cui il sindaco di Roveredo, Nadal, non informato della decisione». Ora, continua, «la nostra interrogazione ha costretto la Giunta a svelare un disegno che, se da un lato scongiura il paventato trasferimento di neuropsichiatria infantile da Pordenone, dall’altro conferma la propensione della destra verso il privato. La riorganizzazione che sacrifica un apprezzato servizio a Roveredo in Piano, infatti, aumenta i posti letto nel Policlinico San Giorgio, risarcito per la chiusura del punto nascita. A rimetterci sono soprattutto i lavoratori nell’rsa che, privi di garanzie per il futuro, si stanno già ricollocando». A maggior ragione, conclude Conficoni, «visto che ancora non sappiamo come verrà riconvertita la struttura, è quanto mai opportuno che l’assessore Riccardi promuova un’assemblea pubblica per confrontarsi con i cittadini di Roveredo in Piano che hanno già subito la chiusura della guardia medica e attendono l’apertura del nuovo ospedale di Pordenone ancora deserto un anno dopo l’inaugurazione».

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