Pordenone 12.03.25 – «Le azioni messe in campo dall’Asfo per contrastare le aggressioni al personale sanitario, come le telecamere, il pulsante di chiamata delle forze dell’ordine e la presenza di volontari, sono certamente positive. Ma accanto a questo è necessario che dalla Regione parta la spinta per rilanciare il servizio pubblico: il suo funzionamento è il miglior deterrente contro le aggressioni». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della tavola rotonda organizzata dalla Cisl a Palazzo Gregoris a Pordenone, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sui sanitari.
«Il disagio dei cittadini per il malfunzionamento del sistema sanitario non deve mai tradursi in atti ostili verso professionisti encomiabili. Per rasserenare il clima e quindi di riflesso rendere anche migliore il servizio, accanto all’utile rafforzamento dei presidi di sicurezza, è fondamentale superare la crisi in cui versa il sistema sanitario, a partire da un miglioramento della situazione dei pronto soccorso intasati che vanno alleggeriti attraverso un rafforzamento della medicina territoriale e l’introduzione dei centri di assistenza urgenza che hanno ridotto gli accessi dei codici bianchi e verdi in Emilia-Romagna».

