Salute: Conficoni (Pd), Bolzonello silenzia problemi sui territori

Pubblicato il martedì 02 Lug 2024

 

TRIESTE 02.07.24 «La grossolana gestione della commissione Salute da parte del presidente Bolzonello contribuisce a tenere silenziate le problematiche territoriali. L’ultimo episodio riguarda un’interrogazione che chiedeva notizie sul medico di medicina generale in Val Tramontina, non inserita all’ordine del giorno, violando il regolamento e dimostrando così scarsa attenzione, in questo caso, verso la montagna pordenonese». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della seduta della terza commissione Salute, presieduta da Carlo Bolzonello (Fp) che si è tenuta lunedì primo luglio.

«Secondo il regolamento, il presidente Bolzonello, avrebbe dovuto inserire all’ordine del giorno della scorsa seduta, un’interrogazione che poneva ancora una volta in luce le forti criticità che sta attraversando la sanità, in particolare quelle che riguardano le carenze dei medici di famiglia che stanno creando non pochi disagi in Val Tramontina. Per l’ennesima volta Bolzonello ha preferito evitare scocciature al timoniere della salute del Fvg, spingendosi anche a criticare l’operato di altri colleghi che hanno sottoposto altri quesiti alla Giunta».

Tornando alla situazione della sanità, tra il 2018 e il 2023, ricorda Conficoni, «i professionisti convenzionati con le aziende sanitarie sono diminuiti di 139 unità, di cui 30 nel solo Friuli occidentale, dove il numero di assistiti per ogni medico è salito da 1.380 a 1.576. Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente perché nei prossimi anni sono previste numerose quiescenze ma il corso di formazione promosso dalla nostra Regione è tutt’altro che esaurito». E ancora, continua, «in attesa dei necessari interventi organici, speriamo che almeno si voglia venire incontro alla legittima e condivisibile istanza di rendere maggiormente accessibile l’Asap aperto a Meduno per tamponare la falla, sfruttando gli spazi messi a disposizione dai Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, anche per evitare quello spopolamento della montagna foriero di conseguenze negative per l’intera regione».

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