Pordenone 16.03.25 – «La carenza dei medici di famiglia che si fa sentire anche a Pordenone non può essere ulteriormente trascurata da chi governa Regione e Comune. Accanto a riforme e incentivi da mettere in campo a Roma e Trieste, da sindaco metterò a disposizione spazi di proprietà comunale per favorire l’insediamento dei professionisti nei quartieri rimasti scoperti». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), candidato sindaco per il centrosinistra a Pordenone, a margine dell’incontro sulle prospettive della medicina generale svoltosi venerdì pomeriggio nel Caffè municipio, cui hanno partecipato Ferdinando Agrusti (Fimmg), Lorenzo Cociani (Smi) e Riccardo Colloca (Snami).
«I medici di famiglia sono un tassello insostituibile del sistema salute. Lo studio recentemente pubblicato da Gimbe ha acclarato che in Friuli Venezia Giulia mancano ben 151 professionisti, con oltre 200mila persone senza medico di fiducia. Nella provincia di Pordenone le zone carenti sono ben 58 contro le 26 del 2020. La mancata sostituzione dei medici andati in quiescenza ha reso il servizio meno accessibile. Non solo è aumentato il numero medio di assistiti per ogni medico, ma soprattutto diverse realtà sono rimaste scoperte, non solo le vallate montane. Anche a Pordenone, infatti, nelle scorse settimane è stato istituito un Asap. In questo quadro le case della comunità rischiano di restare delle scatole vuote. Per questo continueremo ad incalzare la Regione affinché renda maggiormente appetibile la partecipazione al corso di formazione tutt’altro che esaurito e venga stipulato un accordo integrativo che, tra le altre cose, incentivi l’acquisto della strumentazione e la dotazione di personale».
