10.09.24 «L’annunciata chiusura del punto nascita nel policlinico San Giorgio dopo quello di San Vito al Tagliamento impone alla Regione di fare chiarezza su equità e sostenibilità della decisione. Il presidente Fedriga spieghi se solo nel Friuli Occidentale i servizi vengono accorpati ovvero quale piano complessivo per la salute materno-infantile la Giunta vuole perseguire sulla base di criteri uniformi e trasparenti». Lo affermano il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) e il responsabile Salute del Pd Fvg, Nicola Delli Quadri, annunciando la presentazione di un’interrogazione dopo le ultime dichiarazioni dell’Asfo sulla razionalizzazione dei punti nascita in provincia di Pordenone.
«La Destra Tagliamento – proseguono i due esponenti dem – si conferma cenerentola della sanità regionale. Mentre è calato il silenzio sul taglio dei servizi nel resto del Friuli Venezia Giulia, Asfo prosegue imperterrita a razionalizzare l’offerta. Nel giro di due anni, dunque, in provincia di Pordenone i punti nascita verranno ridotti da tre a uno, nonostante gli oltre 2.300 parti avvenuti nel 2022 giustifichino ampiamente l’esistenza di due strutture come più volte sottolineato. La Giunta, invece, non solo si ostina a non riaprire il punto nascita di San Vito al Tagliamento, ma non chiarisce nemmeno se il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale civile del capoluogo verrà potenziato».


