TRIESTE 14.05.24 «I 400 operatori sanitari in più, annunciati da Riccardi lo scorso anno in occasione dell’assestamento di bilancio autunnale si sono rivelati un bluff: non solo tra il 2022 e il 2023 le tre aziende territoriali hanno perso due dipendenti, ma nello stesso periodo gli organici sono complessivamente calati di 162 unità». Lo affermano il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) e il responsabile salute della segreteria regionale Pd Fvg, Nicola Delli Quadri a seguito del riscontro dell’accesso agli atti alla direzione centrale Salute attraverso il quale chiedeva di ottenere i dati del personale sanitario appartenente al Servizio sanitario regionale suddiviso territorialmente tra le aziende sanitarie Asugi, Asufc e Asfo.
«I dati lo dimostrano: i rinforzi promessi dall’assessore alla Salute, Riccardi non ci sono stati. Il maggior numero di contratti a tempo indeterminato, infatti, non ha compensato le uscite, facendo di fatto diminuire la dotazione organica delle tre aziende da 19.351 a 19.189 unità. L’Azienda sanitaria giuliano isontina (Asugi) ha perso tanto da annullare i leggeri aumenti registrati nell’Asufc e nell’Asfo, dove peraltro il dato resta sotto a quello di cinque anni prima, quando governava il centrosinistra».
Insomma, continuano Conficoni e Delli Quadri, «come attestano la chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento e le esternalizzazioni di radiologia a Pordenone e del pronto soccorso a Udine e Latisana, senza dimenticare i centri prelievo, le risorse umane continuano a mancare. Le nostre proposte per trattenere il personale in servizio, attrarre professionisti provenienti da fuori e rendere più appetibili i corsi di formazione, però, sono state bocciate dal presidente Fedriga e dall’assessore Riccardi che invece di rilanciare la sanità pubblica preferiscono spingere il privato».