Salute: Conficoni-Delli Quadri (Pd), bilancio consuntivo Asfo conferma necessità svolta

Pubblicato il martedì 04 Giu 2024

 

PORDENONE 04.06.24 «I numeri del bilancio consuntivo Asfo 2023 confermano come la ricetta messa in campo da Fedriga e Riccardi per risollevare il servizio sanitario regionale non stia funzionando. Invece di spingere il privato, si rilanci la sanità pubblica a partire dal personale che risulta ancora inferiore a quello in servizio cinque anni fa». Lo affermano il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) e il responsabile Salute della segreteria regionale Pd Fvg, Nicola Delli Quadri, commentando il bilancio consuntivo 2023 dell’Asfo.

«Il rendiconto approvato nei giorni scorsi dal direttore generale, Tonutti – proseguono gli esponenti dem – evidenzia un bilancio in pareggio ma fotografa le difficoltà vissute quotidianamente dai cittadini. I medici di famiglia sono diminuiti dai 182 del 2022 ai 167 del 2023, con gli assistiti calati da 273.198 a 263.468 unità. Non a caso gli accessi ai pronto soccorso, spesso intasati, sono aumentati da 101.084 a 104.658 e quelli ai punti di primo intervento da 9.806 a 10.621. Che la situazione non stia migliorando, lo dimostra anche la percentuale di prestazioni eseguite nel rispetto dei tempi massimi di attesa, peggiorata sia per alcuni interventi chirurgici oncologici con priorità A (prostata da 33 a 23%, colon da 87 a 74%, retto da 50 a 43%, polmone da 60 a 36%, utero da 76 a 59%), sia per svariate visite ed esami con priorità B (prima visita cardiologica da 38 a 29%, prima visita neurologica da 19,5 a 8,5%, prima visita ortopedica da 25 a 20%, prima visita dermatologica da 14 a 12%, prima visita pneumologica da 13 a 8%, ecodoppler da 23 a 15%, ecografia bilaterale alla mammella da 73 a 35%). Una criticità riconosciuta dalla stessa azienda sanitaria che se da un lato ha speso solo in parte i 2,3 milioni di euro aggiuntivi messi a disposizione dalla Regione per limitare il problema, dall’altro non ha fatto nulla per arginare la fuga di professionisti testimoniata dalle 134 dimissioni volontarie. Mentre i servizi acquistati all’esterno sono aumentati di 14 milioni di euro, la spesa per il personale, anzi, è rimasta per 3,5 milioni di euro al di sotto del tetto stabilito dalla Giunta. Non a caso alla fine dello scorso anno Asfo aveva 3.747 dipendenti, 43 in più rispetto al primo gennaio 2023 ma 200 in meno dei 3.947 previsti dalla manovra e 49 in meno dei 3.796 in servizio alla fine del 2018, quando vi erano 1.410 infermieri contro i 1.305 del 2023. Senza una inversione di rotta sarà difficile evitare che case e ospedali di comunità restino scatole vuote e potenziare la riabilitazione, con la carenza di posti letto che favorisce la migrazione dei pazienti verso il vicino Veneto».

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