Pordenone, 15.07.25 – «Dopo la finta inaugurazione dell’ospedale di Pordenone, ecco un’altra brutta figura figlia dell’improvvisazione. A Roveredo hanno messo una pezza per spegnere la legittima protesta contro la scellerata chiusura dell’rsa, ma senza dare certezze per il futuro, un futuro da condividere con il territorio che non può trovarsi di fronte a scelte calate dall’alto senza alcuna programmazione». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando le parole dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi che in merito all’rsa di Roveredo ha detto che “Asfo, grazie a un atto della Regione Fvg, proroga di sei mesi l’attività”.
«Certo oggi cittadini e lavoratori possono cantare vittoria per lo scampato, imminente pericolo – continua Conficoni – ma i problemi vengono solo spostati a domani e sul futuro ci sono solo vaghe promesse alle quali non si può chiedere di credere ciecamente visto come stanno andando le cose soprattutto nel Friuli Occidentale. Tutte queste vicende, infatti, preoccupano sia per la guida politica, ma anche per il fatto che una sola persona non può, evidentemente, gestire in maniera efficace due aziende». Secondo il consigliere dem, «l’annuncio di Riccardi sconfessa l’Asfo che avrebbe dovuto verificare prima la possibilità di modificare le normative e allo stesso tempo conferma le ragioni della mobilitazione contro una dannosa chiusura che non era affatto improrogabile. L’offerta di cure intermedie va garantita, non ci possono certo essere tagli come quelli ventilati, ma anzi urge un potenziamento dei servizi».
