Pordenone, 03.02.25 – «I continui aumenti del 5 per cento l’anno che Hydrogea applicherà tra il 2025 e il 2027 sulle tariffe, vanno fermati. Una delle priorità della politica dovrebbe essere quella di preservare il potere di acquisto delle famiglie eroso dall’inflazione che vede Pordenone al 12° posto in Italia per tasso di crescita». Lo ha detto il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) intervenendo oggi in Aula sulla questione posta attraverso un’interrogazione alla Giunta in merito all’entità dell’aumento delle tariffe della società di servizi idrici Hydrogea nel prossimo triennio.
«L’acqua è una risorsa molto preziosa la cui disponibilità non va data per scontata. Contenere gli sprechi è fondamentale per affrontare il cambiamento climatico. In più occasioni abbiamo chiesto alla Regione di sostenere con maggiore determinazione gli investimenti per ridurre le perdite lungo le reti, in modo tale da attenuare il loro impatto sulle tariffe, ma siamo rimasti inascoltati. Le bollette di Hydrogea, dunque, già fortemente rincarate tra il 2026 e il 2024 (+38% per una utenza domestica che consuma 192 mc l’anno), sono destinate ad aumentare ulteriormente, smentendo le rassicurazioni».
Conficoni ha inoltre dichiarato che «nel 2023 la società partecipata ha subito una pesante crisi di liquidità che ha ritardato l’approvazione del bilancio e i pagamenti ai fornitori. Se, come assicurato dai vertici, le difficoltà sono superate, perché correre verso l’incorporazione nel Cafc di Udine che farà perdere al Comune di Pordenone il controllo sull’acqua pubblica? Anche l’approfondimento chiesto dal Sindaco di Sacile getta un’ombra sulla gestione degli ultimi anni che ha visto una forte riduzione del valore patrimoniale».