INTERPELLANZA
OGGETTO: “Sicurezza idraulica bacino Cellina-Meduna”
Premesso che gli ultimi eventi calamitosi hanno evidenziato la necessità di rafforzare i dispositivi di prevenzione;
Ritenuto fondamentare sfruttare appieno le potenzialità degli interventi realizzati per mitigare il rischio idraulico nonché attuare nuovi investimenti;
Evidenziato che il collaudo funzionale della diga di Ravedis non è ancora stato ancora perfezionato, limitando la capacità di invaso del bacino;
Evidenziato altresì che il “Piano stralcio per la sicurezza idraulica del bacino del Livenza”, redatto a cura dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione e approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/04/2006, prevede, tra le altre, quali soluzioni per la laminazione delle piene del Cellina – Meduna:
- l’adeguamento degli scarichi di fondo degli impianti idroelettrici di Cà Zul, Cà Selva e Ponte Racli;
- la realizzazione di una galleria di collegamento tra i serbatoi di Cà Zul e Cà Selva;
- il consolidamento della frana di Faidona;
Rilevato che il Distretto delle Alpi Orientali ha promosso l’inserimento dei succitati interventi nel piano nazionale degli invasi previsto dalla legge n°205/2017;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale
INTERPELLA
Il Presidente della Regione per conoscere:
- quando verrà collaudata funzionalmente la diga di Ravedis;
- cosa ha fatto e cosa intende fare per favorire la realizzazione delle opere finalizzate a mitigare il rischio idraulico aumentando la capacità di laminazione dei serbatoi idroelettrici presenti sul bacino montano del fiume Meduna.
Nicola Conficoni
Trieste, 6 novembre 2018
