CONFICONI: Relazione sul Rapporto sulla legislazione regionale e sulle altre attività consiliari – Anno 2023

Pubblicato il venerdì 14 Giu 2024

Relazione sul Rapporto sulla legislazione regionale e sulle altre attività consiliari – Anno 2023
XII Legislatura – XIII Legislatura

Egregio Presidente, egregi Consiglieri,
Il Rapporto sulla legislazione e sulle altre attività consiliari, è giunto alla sua diciannovesima edizione: prendendo a riferimento quanto già fatto a livello nazionale e parallelamente in altre Regioni, è stato predisposto a partire dal triennio 2003-2005 e successivamente approntato con cadenza annuale, al fine di monitorare e rendicontare, anche all’opinione pubblica, il lavoro svolto da questa Assemblea nelle sue diverse articolazioni.
Il resoconto, infatti, se da un lato si propone di fornire alla stessa Istituzione indicazioni e spunti di riflessione utili ad implementare la sua funzione, dall’altro vuole stimolare il confronto con i propri interlocutori esterni. Non a caso il documento, composto da nove parti, dedicate a produzione e iniziativa legislativa, regolamenti, attività di indirizzo, controllo e valutazione delle politiche, rapporti con l’Unione Europea e contenzioso costituzionale, è introdotto da una nota di sintesi che illustra le principali variazioni e tendenze registrate anche in confronto all’anno precedente, e corredato in appendice da tabelle di dettaglio sulle singole leggi e da alcuni grafici che rappresentano l’andamento dei principali ambiti di indagine per l’intero periodo monitorato 2003-2023.
Per una più compiuta, esaustiva e allo stesso tempo leggibile restituzione, lo scorso anno per la prima volta è stato anche elaborato un Rapporto di legislatura, che ha fornito l’occasione di una rivisitazione sia grafica che contenutistica mutuata dal Rapporto annuale, oggi all’attenzione dell’Aula dopo essere stato esaminato e approvato dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione nella seduta del 6 giugno scorso, ai sensi dell’articolo 138 quinquies del Regolamento interno. Durante la discussione è stato evidenziato come il 2023 sia stato caratterizzato dallo svolgimento delle elezioni che hanno inevitabilmente comportato una riduzione della produzione normativa nonché un aumento della conflittualità tra Maggioranza e Opposizione, anche testimoniata dalla diminuzione della percentuale di leggi approvate all’unanimità. Ciò non di meno, si confermano alcuni orientamenti già osservati in precedenza.
A tale proposito, si mantiene prevalente l’iniziativa legislativa della Giunta regionale. In particolare, il 63% dei progetti di legge è stato presentato dalla Giunta, mentre quelli promossi dal Consiglio sono stati tutti depositati dall’Opposizione e si è registrata la novità di un progetto di legge di iniziativa popolare. Per quanto riguarda le leggi approvate, l’88% è di iniziativa giuntale, in aumento rispetto al 78% dell’anno precedente, con ben sei norme di natura finanziaria che hanno segnato la ripresa dell’attività dopo il voto. Delle sole due leggi di iniziativa consiliare approvate, una è di Maggioranza e una di Opposizione.
Se l’incidenza dei regolamenti dell’esecutivo sulla produzione normativa complessiva, che nel 2023 si attesta al 82% rispetto al 18% delle leggi, è in aumento rispetto al 2022, va invece sottolineata positivamente l’assenza di contenzioso costituzionale: nel 2023 nessuna delle 17 leggi regionali approvate è stata impugnata dal Governo, ponendosi così nettamente al di sotto degli anni precedenti (12% nel 2021 e 4% nel 2022) e della media delle impugnazioni nelle altre Regioni (3%).
Con riferimento alla funzione emendativa, quasi il 91% degli emendamenti ai progetti di legge è stato proposto in Assemblea e solo il 9% in Commissione, ove è possibile un maggiore approfondimento. Con questa consapevolezza, alcuni componenti del Comitato si sono impegnati a sensibilizzare i Gruppi di appartenenza a cogliere l’opportunità di anticipare la presentazione. La Giunta regionale ottiene, tanto in Commissione quanto in Assemblea, le percentuali più elevate di accoglimento delle proposte emendative (100% in Commissione e 95% in Assemblea). Varia negli anni il tasso di approvazione degli emendamenti della Maggioranza consiliare nelle due sedi, mentre diminuisce ulteriormente quello dell’Opposizione.
Anche sul fronte dei rapporti con l’Esecutivo, si registra una sostanziale continuità con la legislatura precedente, pur considerando le peculiarità che caratterizzano gli anni di cambio di legislatura.
Tra gli atti di sindacato ispettivo, le interrogazioni a risposta orale rappresentano la tipologia di atto maggiormente depositato, anche per il frequente ricorso allo strumento regolamentare previsto dall’art. 149 del Regolamento interno, che ha dato l’avvio negli ultimi anni a una rilevante attività ispettiva in seno alle Commissioni permanenti. Lo svolgimento delle interrogazioni nelle Commissioni ha contribuito ad aumentarne il tasso di evasione, che nell’inizio della XIII legislatura si attesta al 51%, in linea con la scorsa legislatura e in aumento rispetto alle legislature precedenti. Tale tendenza vale anche per il tasso di evasione di tutti gli atti di sindacato ispettivo, al 67% nella prima parte della XIII legislatura, in linea col 66% della XII e in aumento rispetto alle legislature precedenti (38% nella IX, 47% nella X e 54% nell’XI legislatura). Il risultato migliore è, come sempre, ottenuto dalle interrogazioni a risposta immediata, con un tasso di evasione del 98%.
Con riferimento agli atti di indirizzo politico presentati, come negli anni precedenti la grande maggioranza è rappresentata dagli ordini del giorno su progetti di legge. Nessun atto di indirizzo ha ricevuto risposta al 31 dicembre 2023, confermando lo scarso riscontro registrato anche negli anni precedenti (nella XII legislatura il tasso di risposta è stato del 3%, in diminuzione rispetto alle legislature precedenti: 23% nella X legislatura e 9% nell’XI).
Per quanto concerne le attività di controllo sull’attuazione delle leggi e valutazione delle politiche, nel 2023 è pervenuta dalla Giunta una sola relazione informativa prevista da clausola valutativa, a fronte delle 4 pervenute nel 2022 e 10 nel 2021. In totale, sulle 46 clausole valutative i cui termini sono scaduti, sono sinora pervenute 46 relazioni relative a 27 leggi. Poiché vi sono molte relazioni informative che attendono di essere inviate al Comitato, nelle scorse settimane è stato inviato un opportuno sollecito alla Giunta, prontamente raccolto con una prima trasmissione.
Da segnalare, infine, che delle quattro petizioni presentate, di cui ben 3 riguardanti la tutela dell’ambiente, solo una ha concluso l’iter mentre due sono giacenti e una decaduta al termine della precedente legislatura.
Questi sono in sintesi gli elementi più significativi del Rapporto che rimettiamo alla discussione dell’Aula, nella convinzione che risultati da una parte e criticità dall’altra debbano concorrere ad uno sforzo costante teso al miglioramento e alla crescita qualitativa della nostra attività legislativa e delle altre funzioni che sono prerogativa fondamentale di questa Assemblea.

Nicola Conficoni

Presentata alla Presidenza il 14/06/2024

1394 - CON relazione Rapporto legislazione 2023

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