INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
OGGETTO: Polo riabilitativo nel presidio ospedaliero di Sacile
Il sottoscritto Consigliere regionale,
Premesso che, approvando la legge regionale 22/2019, il Consiglio regionale ha assicurato la funzione di riabilitazione al presidio ospedaliero di Sacile;
Ricordato che in quella occasione autorevoli esponenti della maggioranza di centrodestra avevano rivendicato la volontà di rilanciare la sanità in riva al Livenza creando un vero e proprio polo specializzato a favorire il processo di raggiungimento per la persona del miglior livello di autonomia possibile sul piano fisico, funzionale, sociale e relazionale;
Appreso da una recente intervista pubblicata dalla stampa locale, che il primario del reparto di riabilitazione andato in pensione lo scorso dicembre non è ancora stato sostituito e nell’ultimo anno sono usciti ben tre medici su sette e tre infermieri sui circa dodici a disposizione della struttura;
Sottolineato che questa significativa carenza di personale compromette le potenzialità del servizio e rischia di alimentare la fuga di pazienti verso il vicino Veneto, dove a Motta di Livenza è attivo un ospedale riabilitativo;
Rilevato che i quattro milioni di euro stanziati dalla giunta Serracchiani per ristrutturare alcuni padiglioni al fine di migliorare l’offerta nel presidio ospedaliero di Sacile non sono ancora stati spesi;
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Per sapere:
– come è evoluto dal 2019 ad oggi il saldo annuale della mobilità sanitaria extraregionale per le cure riabilitative, precisando il dato relativo alla fuga di pazienti dal territorio di competenza dell’Asfo verso il vicino Veneto;
– cosa si intende fare per consolidare e rilanciare questa funzione nel presidio ospedaliero di Sacile sia aumentando il personale che attraverso la disponibilità di degenze.
NICOLA CONFICONI
Trieste, 1 febbraio 2024
0958 - CON IRC Polo riabilitazione Sacile