Trieste, 18.07.25 – «La marcia indietro dell’assessore Roberti sullo stanziamento delle risorse necessarie a garantire gli aumenti salariali per il Comparto unico regionale è un fatto negativo. I dipendenti di Comuni e Regione svolgono un ruolo fondamentale nell’erogazione di servizi e contributi di cui stanno beneficiando i cittadini. A maggior ragione, è importante chiudere un accordo sul contratto che tuteli il potere d’acquisto pesantemente eroso dall’inflazione». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando le parole dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti sullo stralcio dall’assestamento di bilancio della “norma che permetteva di garantire il welfare per un valore del 2% a tutto il Comparto Unico del Friuli Venezia Giulia e incrementava il salario del 7,5%”.
Nella manovra di assestamento, anticipa inoltre Conficoni, «proporremo la creazione di un fondo per salvaguardare gli stipendi dei dipendenti del Comparto Unico in modo tale da favorire l’intesa tra le parti». Inoltre, conclude, «con un altro pacchetto di emendamenti chiederemo di attuare delle azioni finalizzate ad attenuare l’impatto dell’inflazione in maniera diffusa su tutti i cittadini».
