Trieste, 19.09.24 – «Mentre Sacile vive un’emergenza abitativa, Comune, Ater e Regione si rimpallano la responsabilità per la mancata rigenerazione dell’ex scuola di San Michele lasciata in abbandono. Un teatrino imbarazzante che non risponde certo alla necessità di aumentare l’offerta di alloggi popolari per aiutare le famiglie in difficoltà danneggiando il territorio». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la risposta dell’assessore Amirante all’interrogazione con cui ha portato il caso all’attenzione del Consiglio regionale.
«Grazie alle opere finanziate dal Pnrr voluto da von del Leyen e Gentiloni – prosegue il consigliere dem – il Friuli Venezia Giulia ha registrato il record nell’occupazione. Nella nostra regione, però, vi sono anche nuove povertà. A Sacile, infatti, sono aumentate sia le richieste di aiuto allo sportello cerco casa, sia le persone in lista di attesa per una casa popolare. Di fronte a questa situazione, le Istituzioni dovrebbero collaborare per aumentare l’offerta di alloggi evitando il consumo di suolo. Nel maldestro tentativo di giustificare la sua inerzia, invece, la Regione se da un lato ha accusato l’Ater di non avere chiesto i fondi per rigenerare l’ex scuola di San Michele e il Comune di non avere ceduto gratuitamente l’immobile per favorire l’intervento, dall’altro non ha offerto alcuna garanzia sullo stanziamento delle risorse indispensabili a realizzarlo. Un atteggiamento deprecabile che, alimentando lo scaricabarile senza risolvere i problemi, non cancella le responsabilità del centrodestra, ma penalizza solo i sacilesi».

