Trieste, 12.11.24 – «A sei mesi dalla nuova chiusura, la strada che collega due ambiti suggestivi della regione, come Poffabro e Andreis, per non parlare di tutta la Valcellina, non è ancora stata riaperta nemmeno a senso unico alternato, penalizzando il territorio. Una situazione che smentisce le rassicurazioni della Giunta Fedriga che aveva annunciato il parziale ripristino prima entro giugno poi entro settembre. Ora le ruspe sono finalmente in cantiere ma questo non cancella il ritardo». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire “i motivi per cui, un anno dopo la conclusione dei lavori finanziati con 1.1 milioni di euro, la sr Pn 63 “Pala Barzana” risulta essere nuovamente non percorribile” e “quando la strada sarà ripristinata e resa fruibile per turisti e residenti”.
«Le modalità con cui questa vicenda abbastanza delicata e complessa è stata approcciata lasciano diversi dubbi, non solo sulle tempistiche. La voragine si è aperta nello stesso punto in cui erano stati eseguiti i lavori di consolidamento, costati 1,1 milioni di euro, che quindi nel giro di un anno sono stati completamente buttati via. Perdipiù – ricorda Conficoni – a giugno di quest’anno l’assessore Amirante ha dichiarato ai media che “l’importante intervento fatto l’anno scorso ha funzionato, tanto che la carreggiata nel suo complesso ha tenuto e anche la struttura sottostante di sostegno è rimasta intatta nella sua funzione”. Evidentemente nel giro di poco tempo la frana ha continuato a lavorare e la situazione è drasticamente peggiorata dato che ora in quel punto la strada è completamente collassata». A fronte di quanto accaduto, continua «le perplessità sorgono non riguardo all’operato dei tecnici, ma sulle scelte politiche. Infatti – conclude – analizzando i documenti in archivio è spuntata la possibilità di studiare un by pass alternativo, e quindi perché si è messo a posto il vecchio tratto dissestato della Pala Barzana, buttando via un milione e centomila euro invece che perseguire sin da subito questa nuova soluzione?».