Carcere Udine: Celotti, nuovi spazi utili per inclusione detenuti

Pubblicato il giovedì 31 Lug 2025

Udine, 31.07.25 – «Con nuovi spazi culturali, formativi e lavorativi il carcere di Udine fa un altro positivo passo avanti. Oggi si festeggia il coronamento di un percorso avviato nel 2021 e che nel giro di pochi anni ha visto concretizzarsi un importante obiettivo che sembrava utopia». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) oggi presente all’inaugurazione del nuovo Polo educativo culturale e formativo nella Casa circondariale di Udine in Via Spalato.

«La riconversione dell’ex sezione femminile, dove sono stati ricavati degli spazi dedicati allo studio, ai laboratori, oltre alle stanze per i colloqui e a una bellissima biblioteca, saranno fondamentali per garantire una miglior qualità della vita all’interno del carcere e per aiutare i detenuti a costruire una prospettiva per l’uscita» commenta ancora Celotti. «Il progetto è frutto di una sinergia interistituzionale importante che ha inaugurato uno stile di lavoro che valorizza il ruolo delle associazioni all’interno del carcere e il raccordo tra la casa circondariale e il territorio». L’auspicio, per l’esponente dem, «è che la stessa modalità sia ora utilizzata per risolvere le criticità che ancora permangono, come il potenziamento dell’assistenza sanitaria all’interno del carcere, di competenza della Regione». E ancora, «tutto il tema dell’uscita anche attraverso le pene alternative, che non può essere affrontato se non investendo su percorsi virtuosi di inserimento lavorativo dei detenuti e su un approccio innovativo al tema della casa e dell’abitare, di cui si dovrebbero far carico le istituzioni», tema che Celotti ha portato in Consiglio con un emendamento all’assestamento di bilancio, chiedendo di istituire una linea di finanziamento dedicata ai Comuni che ospitano strutture di detenzione, per attivare progetti di inclusione abitativa destinati ai detenuti in uscita dalle carceri. «Un emendamento non approvato, ma sul quale l’assessore ha garantito che ci sarà una riflessione».

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