Autostrade: Santoro (Pd), stop Lisert per scelta politica o tecnica?

Pubblicato il mercoledì 11 Mag 2022

11.05.22 «Dopo gli assurdi ritardi di tre anni e a seguito della revoca della gara d’appalto per i lavori sulla barriera autostradale del Lisert è necessaria estrema chiarezza: questa situazione pare infatti essere dovuta più a una scelta o mancanza politica, piuttosto che a motivi processuali o aumenti dei costi delle materie prime accampati dall’assessore per giustificare uno stallo del quale la Giunta Fedriga è la prima responsabile. Il progetto esecutivo per il casello era già pronto nel 2017, ma dopo cinque anni non si è mossa una foglia». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) che attraverso un’interrogazione alla giunta regionale chiede chiarezza sulla “revoca della gara di appalto per i lavori di rifacimento e adeguamento funzionale della barriera del Lisert”.

Nei decreti del soggetto attuatore, ossia l’assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti «si legge che è stato sospeso il procedimento di gara dopo che la stazione appaltante è venuta a conoscenza del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Gorizia per l’ipotesi di “turbata libertà degli incanti”. Peccato che nel 2019 l’allora procuratore capo di Gorizia, Massimo Lia chiarì, a proposito di questi lavori, che “la magistratura non deve rilasciare alcun placet o autorizzazione né, nel corso di un’inchiesta sicuramente grossa e complessa, che richiede il tempo necessario, non quantificabile, si sono mai disposti sequestri o altri provvedimenti restrittivi sulle opere” e che “La decisione di non dar corso a quel cantiere è discrezionale”. I motivi su cui si basano le motivazione della giunta appaiono dunque come una puerile giustificazione che non regge. Si tolgano dunque la maschera e dicano che quell’opera molto attesa è ferma per scelte e responsabilità ben precise».

Ne parlano

Mariagrazia Santoro

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