Ordine del giorno n. 25 Collegato al Disegno di legge n. 66 Legge collegata alla manovra di bilancio 2026-2028
Oggetto: Zone ad alto impatto socio-industriale: elaborare un indicatore per una compensazione finanziaria da destinare ai servizi sociali
Proponenti: MORETTI
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
PREMESSO CHE
• In alcune aree del territorio regionale sono presenti importanti insediamenti industriali ad alta intensità di manodopera residente e non residente, capaci di generare un impatto sociale ed economico assai superiore a quello desumibile dalla sola popolazione anagraficamente residente;
• Tali contesti si caratterizzano per la presenza di migliaia di lavoratori residenti e non residenti, spesso impiegati in rotazione e inseriti in filiere di subappalto ad elevata mobilità, con una conseguente difficoltà di monitoraggio e programmazione dei servizi territoriali;
• In diversi Comuni si registra una percentuale molto elevata di cittadini stranieri, con conseguente incremento della domanda di mediazione culturale, interventi educativi e misure di integrazione sociale;
• La forte pressione insediativa e la mobilità del personale determinano impatti significativi sul mercato abitativo, con fenomeni di sovraffollamento, ricorso ad alloggi impropri e tensioni sulle politiche pubbliche per la casa;
• Le amministrazioni comunali ed i Servizi Sociali dei Comuni interessati sono chiamate a sostenere un carico aggiuntivo sui servizi sociali, educativi e sociosanitari: dagli accessi ai consultori, ai servizi sociali professionali, alla scuola dell’infanzia e primaria, fino alle richieste di interventi sanitari correlati alla presenza di una popolazione lavorativa mobile non registrata formalmente;
• In tali aree emergono inoltre tensioni sociali e conflitti comunitari, nonché un aumento degli interventi della polizia locale e dei servizi di prossimità, dovuti a problematiche abitative, di ordine pubblico o di convivenza civile;
• Nonostante ciò, la distribuzione delle risorse del Fondo Sociale Regionale continua a basarsi prevalentemente su criteri demografici riferiti alla popolazione residente, senza tenere adeguatamente conto della popolazione “effettiva” presente in alcuni territori;
• Si determina quindi uno scostamento rilevante tra domanda reale di servizi e capacità finanziaria degli enti locali, che si traduce nell’impossibilità di garantire servizi sociali e sociosanitari adeguati al carico effettivo;
RILEVATO CHE
• Da più parti emerge pertanto la necessità di dotarsi di uno strumento capace di misurare in modo oggettivo la pressione socio-industriale sui Comuni maggiormente interessati, così da definire in modo equo e trasparente una compensazione finanziaria destinata al potenziamento dei servizi sociali, educativi, sociosanitari e di sicurezza urbana;
RITENUTO OPPORTUNO
• avviare un percorso istituzionale che conduca all’elaborazione, alla sperimentazione e all’applicazione di un indicatore regionale dedicato alle zone ad alto impatto socio-industriale, così da garantire un adeguato livello di servizi alla comunità e ridurre le tensioni sociali generate da squilibri strutturali.
Tutto ciò premesso IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare di:
1. elaborare, in collaborazione con gli enti locali interessati e con il supporto delle direzioni regionali competenti, un Indicatore di Impatto Industriale–Sociale (IIS) in grado di misurare in maniera oggettiva e multidimensionale l’impatto generato nei Comuni da insediamenti industriali ad alta intensità di manodopera non residente;
2. definire le variabili, le metodologie di rilevazione, i criteri di ponderazione e gli aggiornamenti periodici dell’indicatore, assicurando che esso tenga conto almeno delle seguenti dimensioni:
i. pressione demografica industriale;
ii. intensità delle fragilità sociali correlate alla presenza di lavoratori mobili;
iii. pressione sui servizi sociosanitari;
iv. impatto sulla sicurezza urbana e sulla coesione comunitaria;
3. utilizzare l’IIS come strumento perequativo per la determinazione di una quota aggiuntiva del Fondo Sociale Regionale, da attribuire ai Comuni nei quali si registra un impatto socio-industriale particolarmente significativo, garantendo così una distribuzione delle risorse più equa e proporzionata alla domanda reale di servizi;
4. disciplinare, con apposito atto amministrativo e nel rispetto del ruolo della competente Commissione consiliare, le modalità attuative dell’indicatore, incluse le procedure di raccolta dei dati comunali, le modalità di calcolo e i sistemi di monitoraggio degli effetti nel tempo;
5. prevedere che le risorse aggiuntive, derivanti dall’applicazione dell’indicatore, siano destinate prioritariamente al rafforzamento dei servizi sociali, sociosanitari, educativi e delle misure di sicurezza urbana e coesione comunitaria nei Comuni maggiormente esposti all’impatto socio-industriale;
6. presentare al Consiglio regionale, con cadenza periodica, una relazione sugli esiti dell’applicazione dell’indicatore, sugli impatti rilevati e sulle eventuali revisioni necessarie per adeguarlo all’evoluzione dei fenomeni demografici, sociali e produttivi.
Presentato alla Presidenza il 12/12/2025
4243 - MOR ODG DDL 66 Indicatore impatto socioindustriale.
