Trieste, 16.12.25 – «Il ripristino dei fondi inopinatamente tagliati alla Casa dello Studente è una vittoria del buon senso che premia la meritoria attività svolta dall’apprezzata istituzione culturale cittadina fondata da monsignor Padovese. Peccato che molti altri utili interventi portati all’attenzione siano stati bocciati dalla maggioranza, penalizzando Pordenone». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando l’esito della discussione sul bilancio approvato venerdì notte a Trieste.
«Ben venga che, anche grazie al nostro pressing, la Giunta sia tornata sui suoi passi, confermando le risorse inizialmente tolte alla Casa dello Studente. Ovviamente – prosegue il consigliere dem – per non darci soddisfazione non hanno approvato il nostro emendamento depositato il 5 dicembre, ma quello presentato dalla Giunta il 12 dicembre a ridosso della votazione. L’importante, comunque, è che l’errore sia stato rimediato e il frequentato punto di riferimento continui ad essere sostenuto, a maggior ragione in vista del 2027 quando la città sarà capitale italiana della cultura».
E ancora, Conficoni prosegue sottolineando altre questioni legate al territorio pordenonese: «Poiché in vista dell’atteso appuntamento che porterà il Friuli occidentale al centro della ribalta nazionale sono stati stanziati ingenti fondi, speriamo, che le proposte di promuovere il turismo fluviale e una rassegna di film muto con l’orchestra vengano riconsiderate. La ciclovia Noncello-mare, ideata per attrarre nel capoluogo quanti pedalano da Vienna a Venezia, invece, resterà un’occasione mancata dato che i fondi richiesti per la sua realizzazione sono stati negati. Dalle rotatorie lungo la SS13 al recupero dell’ex cotonificio Amman, dai filtri per l’acquedotto nella zona sud al centro alzheimer a Porcia, dal recupero degli alloggi militari dismessi alla messa in sicurezza della vecchia strada della Valcellina, anche altre istanze del territorio non hanno trovato soddisfazione. Continueremo a spenderci affinché queste opportunità vengano colte nel prossimo futuro».

