INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
OGGETTO: quali azioni si intendono intraprendere per rafforzare il ruolo del nodo ferroviario di Gorizia-Nova Gorica?
La sottoscritta consigliera regionale,
ATTESO che la costruzione della lunetta ferroviaria Gorizia – Nova Gorica, di cui si attende da ormai quasi 10 anni la realizzazione, è in capo a Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.);
CONSIDERATO che, oltre a connettere le due reti ferroviarie italiana e slovena, soprattutto per la parte merci, tale infrastruttura rappresenta una forte opportunità per Sdag Spa, società partecipata al 100% dal Comune di Gorizia, quale punto di arrivo e di immagazzinamento del traffico, soprattutto con l’attività ferro-gomma;
TENUTO CONTO che tale attività ha reso necessaria la costruzione di un binario interno dedicato a Sdag;
VALUTATO che non è trascurabile la funzione del nodo di Gorizia quale retroporto di Trieste e Monfalcone, così come una più rapida interconnessione con l’interporto ferroviario di Cervignano (UD) attualmente in forte espansione;
CONSIDERATO che fra l’area ferroviaria goriziana italiana e slovena gli scambi e le funzionalità dei treni merci sono sempre state attive attirando diverse ditte di import-export;
RICORDATO che fino a 35 anni fa, con i confini esistenti, l’attività di dogana ferroviaria era di primaria importanza, al punto da occupare oltre una cinquantina di addetti, rimasti in numero molto ridotto stante il diminuito traffico merci che con la costruzione della lunetta potrebbe essere galvanizzato;
APPRESO che, nel frattempo, nella stazione di Nova Gorica non sono più esercitate le funzionalità merci, a favore della stazione di smistamento di Villa Opicina, in area slovena, e che pertanto la stazione novogoriziana della Transalpina rimane funzionante solo per la parte passeggeri e per il transito di treni merci;
PRESO ATTO che il nodo ferroviario di Gorizia – Nova Gorica è uno dei soli due nodi ferroviari tra l’Italia, l’area balcanica e l’Est Europa;
CONSIDERATA la gravità di tali scelte ai fini di una politica economica espansiva per il territorio italiano e transfrontaliero, che si troverebbe con uno sviluppo ferroviario limitato al solo traffico passeggeri;
RITENUTO assolutamente incomprensibile la scelta della Ferrovie slovene di chiudere l’attività merci alla stazione della Transalpina alla luce della costruzione della lunetta goriziana, pensata anche e soprattutto, per una rapida interconnessione mercantile e commerciale delle due realtà, ancor prima che turistica;
CONSIDERATE le ripercussioni pure sulla funzione merci della stazione slovena;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Per chiedere quali azioni intende intraprendere per addivenire ad una urgente verifica con la Slovenia rispetto alla suddetta possibilità e della scelta da parte di Sž (Slovenske Železnice).
LAURA FASIOLO
Trieste, 25 novembre 2025
4194 - FAS IRO lunetta
