Trieste, 15.11.25 – «La carenza di personale resta una delle principali criticità del sistema sanitario pubblico e non aiuta certo l’andamento del corso di laurea in infermieristica nell’università di Trieste, con un numero di iscritti al primo anno in calo, dai 168 dell’anno accademico 24/25 ai 137 (su 200 posti disponibili) di quello appena iniziato. È necessario che la Regione metta in campo una efficace campagna informativa che promuova i premi di studio destinati agli studenti». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni che in merito ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale attraverso la quale chiede di intervenire sul tema.
«Riprendendo una nostra proposta più volte bocciata – prosegue il consigliere dem – lo scorso luglio la Giunta Fedriga ha finalmente deciso di incentivare la frequenza ai corsi in infermieristica delle università regionali, al fine di favorire l’inserimento dei laureati nel sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia. Meglio tardi che mai! Peccato che a questa importante misura, suggerita dall’ordine professionale, non sia seguita un’adeguata attività di comunicazione. A maggior ragione visto il trend delle domande di iscrizione pervenute, scese da 171 a 119, è importante colmare questa lacuna».
Nella propria interrogazione, Conficoni evidenzia inoltre il recente report della Conferenza nazionale dei Corsi di laurea delle professioni sanitarie, da cui emerge che queste restano il settore con il più alto tasso di occupazione tra i laureati italiani (84,8%), e che per l’area infermieristica e ostetrica tale percentuale sale all’85,1%, con un incremento di 7,4 punti in un solo anno. «Tuttavia – commenta infine – la professione infermieristica, pur garantendo sbocchi lavorativi immediati e stabili, è tra le meno scelte dai giovani, con un rapporto domande/posto di appena 0,9, segnale di una grave crisi di attrattività dovuta a una percezione sociale e retributiva non proporzionata alla complessità del ruolo e a condizioni di lavoro difficili. Di qui la necessità di incentivi economici e percorsi di crescita professionale».


