Relazione di minoranza sul Disegno di Legge n. 58 Disciplina delle nomine e delle designazioni di competenza regionale e del rinnovo degli organi amministrativi
Presentato dalla Giunta regionale il 4 agosto 2025
Egregio Presidente, Gentili Colleghe e Colleghi,
il Disegno di legge in esame tratta della materia relativa alle nomine e designazioni di competenza regionale in enti e società finora disciplinata principalmente dalla legge regionale 75/1978, più volte modificata anche recentemente, e dalle leggi regionali approvate successivamente nel corso degli anni anche per necessità di ottemperanza alla normativa statale a sua volta a più riprese modificata.
Pertanto, si prende atto della volontà della Giunta regionale di fare ordine nella materia suddetta anche per esigenza di coerenza con la sopravvenuta disciplina statale che, peraltro, non è certo così recente.
Le normative statali a cui la Regione aveva già provveduto ad adeguarsi con modifiche parziali di norme vigenti riguardano il D.Lgs. 235/2012 in materia di incandidabilità per le cariche elettive e di governo e il D.Lgs. 39/2013 relativo agli incarichi che comportano funzioni di amministrazione e gestione, con l’obiettivo di assicurare l’esercizio imparziale delle funzioni pubbliche affidate e di rafforzare la reciproca autonomia tra organi di indirizzo politico e organi amministrativi.
Si tratta di decreti legislativi di immediata applicazione anche alle Regioni a Statuto speciale tenuto conto della riconosciuta competenza legislativa statale esclusiva in tali materie.
Tuttavia, nel corso del dibattito in commissione abbiamo richiamato l’attenzione su alcune criticità legate all’applicazione concreta delle norme sulle incompatibilità, citando il recente caso delle nomine Ater.
Permangono quindi alcune perplessità sulla corretta procedura da adottare con il rischio che, pur in presenza di norme nazionali chiare, si possano generare interpretazioni troppo elastiche da caso a caso.
Sempre sul tema generale delle incompatibilità, a maggior ragione se si intende razionalizzare e omogenizzare la normativa di settore a livello regionale, vi è la necessità di sistematizzare in modo organico tutta la disciplina sulle nomine e sulle incompatibilità anche per quanto riguarda il livello degli enti locali, auspicando una maggiore omogeneità e coerenza, così da evitare casi difficili da interpretare, come il caso di un consigliere comunale impossibilitato a poter esercitare un ruolo amministrativo o di controllo presso una società partecipata dall’ente locale dove il medesimo soggetto è stato eletto senza peraltro avere ruoli amministrativi.
Nell’esame del provvedimento in commissione la Giunta ha apportato correttivi tecnici ulteriori e ha escluso dall’ambito di applicazione del presente ddl le nomine di competenza del Consiglio regionale.
Un intervento migliorativo rispetto alla normativa vigente riguarda l’articolo 16 che tratta degli atti adottabili dagli organi scaduti in regime di proroga e tra questi anche quelli relativi all’ordinaria amministrazione, nonché disciplina anche i termini per il rinnovo degli organi la cui durata coincida con la legislatura, nonché degli organi per i quali la durata non è determinata, fattispecie non precisamente regolata dalla vigente normativa.
Il provvedimento in esame razionalizza anche le disposizioni in tema di pubblicità e trasparenza dell’azione amministrativa previste dal decreto legislativo 33/2013, che prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti e informazioni per i titolari di incarichi o cariche di amministrazione, di direzione o di governo comunque denominati.
Di conseguenza il presente DdL ha un valore preminentemente tecnico e l’obiettivo positivo che si pone è quello di fornire un quadro normativo coerente e omogeneo per l’ambito regionale, superando l’attuale frammentazione e sovrapposizione legislativa che potrebbero ingenerare confusione e difficoltà ai diversi soggetti che sono tenuti ad applicare le disposizioni in materia.
Per tutte queste considerazioni, in sede di esame nella commissione competente il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha espresso un voto di astensione sul disegno di legge pur comprendendone le motivazioni.
Francesco Martines
Trieste, 7 novembre 2025
4111 - MAR Relazione MIN_DdL58
