CARLI: relazione di minoranza Disegno di legge n. 62

Relazione di minoranza sul Disegno di Legge n. 62 Misure finanziarie multisettoriali 2025

Presentato dalla Giunta regionale il 23 settembre 2025

Egregio Presidente, Gentili Colleghe e Colleghi,
il Disegno di legge in esame rappresenta una ulteriore fase di accertamento nuove entrate rispetto al consueto assestamento estivo.
Nel corso degli ultimi anni, la sessione autunnale è divenuta quasi consueta per addivenire all’assestamento definitivo del bilancio regionale: se lo stanziamento iniziale previsto con la Legge di Stabilità aveva fissato le entrate a 6.245 mln euro, con l’assestamento estivo esse erano giunte a 7.209 mln euro; ora, grazie a quasi 277 mln euro di nuove entrate derivanti da conguagli sulle compartecipazioni al gettito delle imposte sostitutive istituite dallo Stato, il totale assestato per il 2025 assomma a 7.486 mln euro, superiore al totale 2024 per circa 80 milioni di euro.
Il sistema di accertamento delle entrate appare complesso e di non facile lettura per coloro che non amministrano i processi e che quindi non dispongono di strumenti diretti per la opportuna conoscenza di ciò che avviene; ciò che appare evidente è che esso produce i suoi effetti con tempi e modalità che solo la Giunta regionale può governare.
Durante il confronto avvenuto in I Commissione, è stato chiarito che la natura di tali compartecipazioni (derivanti dall’accordo stipulato nel 2017 tra Governo nazionale e Giunta regionale, poi definito nella modifica all’art.49 dello Statuto regionale FVG) ha consentito di ottenere negli anni maggiori risorse disponibili, ma con tempistiche di accertamento non allineate alla manovra di assestamento estivo, per effetto dei meccanismi di comunicazione tra MEF e Regione.
Molteplici sono i fattori positivi che hanno determinato un aumento superiore al 50% delle entrate tributarie nel bilancio regionale negli ultimi anni; tra questi, va certamente annoverato anche l’accordo che ha portato al passaggio dal cosiddetto metodo del “riscosso” al metodo del “maturato”.
Allo stesso modo, sarebbe interessante approfondire il vantaggio avuto anche dalla Regione a seguito dei diversi provvedimenti di impulso all’economia legati al periodo della pandemia covid, tra i quali vanno senz’altro annoverate le entrate derivanti (quota parte) dalle opere e dai servizi pubblici e privati realizzati con fondi PNRR, così come sarebbe utile approfondire l’entità delle entrate collegate al controverso provvedimento sul “110%”.
Su ragionamenti futuri maggiormente legati alla programmazione economico-finanziaria, sarà importantissimo definire la reale futura dinamica dei meccanismi di compartecipazione nei prossimi anni.
Nel frattempo, la conclusione delle valutazioni al momento disponibili è che la progressiva maggior disponibilità di risorse godute negli ultimi anni ha consentito di inserire già nel bilancio di previsione (con Legge di Stabilità) moltissime risorse che sino a qualche tempo fa potevano essere reperite solo grazie alle maggiori entrate dell’Assestamento estivo: basti pensare a quanto avvenuto nel 2025 al budget delle Aziende sanitarie regionali, come peraltro il nostro Gruppo consiliare aveva gi sollecitato in precedenza.
Il tutto senza avere reali problemi di “coperta corta”: ogni necessità, programmata o improvvisa, ha sempre trovato copertura finanziaria grazie alla grande disponibilità di risorse.
Riteniamo superfluo esporre in questa breve relazione ulteriori ragionamenti più affini alla imminente Manovra di Stabilità; va però qui ribadito che, a nostro giudizio, in questo nuovo “assestamento autunnale”, oltre a finanziare gli importanti provvedimenti su Economia e Sanità, si dovrebbe utilizzare le risorse disponibili (per la loro natura straordinaria e temporalmente legata ad una dinamica di bilancio che guarda già al fine anno) anche per dare ulteriore valore al grande sforzo amministrativo compiuto dagli uffici regionali nell’ultimo biennio nell’ascoltare le esigenze manifestate dal territorio; ascolto che si è successivamente concretizzato in innumerevoli bandi regionali per il sostegno di iniziative che rappresentano una fondamentale leva non solo per lo sviluppo, ma soprattutto per la coesione sociale.
Su questo fronte molto sta già facendo la Regione, ma molto ancora può essere fatto grazie alle crescenti risorse disponibili; e tutto ciò non dovrebbe essere lasciato solo in forma residuale alle iniziative dei singoli consiglieri di maggioranza in base alle dotazioni loro assegnate, ma dovrebbe essere il frutto di una azione in condivisione tra Esecutivo e l’intero consiglio regionale.
Vale infatti sottolineare il fatto che vi sia notevole variabilità sull’approccio con il quale la Giunta definisce il livello di scorrimento delle graduatorie sui bandi emessi: talvolta lo scorrimento è completo o avviene per larga parte dei partecipanti al bando; talvolta invece lo scorrimento è assai parziale, per lasciare spazio a nuovi bandi piuttosto simili ai precedenti.
Tutto ciò si traduce non solo in minore efficienza amministrativa (nuovi bandi, soprattutto se a procedura valutativa, implicano maggiori attività degli uffici rispetto agli scorrimenti), ma anche una possibile minore risposta alle esigenze dei territori che hanno presentato le loro istanze attraverso la partecipazione ai bandi.
Riteniamo pertanto che le risorse ancora disponibili, circa 30 mln euro, possano essere utilizzate per dare maggiori risposte al territorio e maggior equilibrio ed efficienza all’azione amministrativa sui bandi: contando su un po’ di ascolto e buon senso da parte della giunta, siamo convinti che le nostre proposte potranno portare ad un miglioramento del provvedimento.

Andrea Carli

Trieste, 6 ottobre 2025

4001 - CAR-Relazione MIN_DdL62.