Trieste, 10.09.25 – «Le allerte meteo di questi giorni richiamano l’attenzione sulla fragilità del territorio e la necessità di intervenire in maniera strutturale per limitare il rischio di allagamenti ed esondazioni anche attraverso lo sghiaiamento continuativo del Lago di Barcis. Nonostante le proposte ci siano, da troppo tempo è calato un preoccupante silenzio che impone di fare il punto della situazione per capire se siamo in una fase di stallo o è stata trovata un’intesa con il territorio sulla migliore soluzione da attuare per rafforzare la prevenzione». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione alla Giunta riporta in Consiglio le problematiche relative allo sghiaiamento del lago di Barcis.
Lo studio Aprilis, commissionato dalla Regione nel 2020, ricorda Conficoni, «ha individuato diverse soluzioni percorribili, offrendo l’opportunità di minimizzare i disagi conseguenti l’attività di asportazione del materiale. La Giunta ha inserito la nuova viabilità di accesso alla Valcellina al primo posto nell’elenco delle opere di interesse regionale da realizzare nell’ambito del Piano nazionale per la sicurezza del settore idrico. Durante l’audizione del 24 maggio 2024 in 4ª commissione, però, i sindaci hanno chiesto ulteriori approfondimenti e da allora non si hanno più notizie. Per tamponare la situazione, il ministero dell’Ambiente ha finanziato con 6,8 milioni di euro lo sghiaiamento del Cellina in prossimità del lago di Barcis. L’ennesima azione spot utile ma non certo risolutiva del problema aggravatosi negli ultimi anni anche per effetto del cambiamento climatico». Per questo, conclude Conficoni, «la Giunta chiarisca se e quali soluzioni strutturali sono state condivise con il territorio e si intendono perseguire per aumentare la sicurezza idraulica del Lago di Barcis».