Sicurezza: Conficoni (Pd), servono personale nelle questure e mediazione sociale, no propaganda

Pubblicato il martedì 09 Set 2025

 

Trieste, 09.09.25 – «La svolta promessa dalla destra sulla sicurezza resta ferma alla propaganda, smentita dalla realtà. Mentre il ministro leghista Salvini invoca la presenza dell’esercito di fronte alle aggressioni, i patti locali per la sicurezza urbana integrata sono fermi in un cassetto e il Siulp denuncia la perdita di agenti nelle questure, che non può certo essere compensata dai tre nuovi arrivi a Pordenone». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando la denuncia del Sindacato italiano unitario dei lavoratori della Polizia sugli organici delle questure del Fvg.

«Invece di sviare l’attenzione dalle proprie responsabilità, il governo pensi concretamente a rafforzare la Polizia sotto organico e a sbloccare la tanto sbandierata legge 5 del 2021 e che risulta ancora inattuata in uno dei punti che la Giunta Fedriga considerava più qualificanti, ossia la possibilità di stipulare i patti locali per la sicurezza urbana integrata. Quattro anni dopo, nonostante numerose sollecitazioni, l’accordo Stato Regione non è ancora stato siglato».

Secondo Conficoni, «per rendere più sicure le nostre città, accanto al controllo del territorio anche attraverso introduzione vigili di quartiere, bisogna potenziare l’illuminazione pubblica e la mediazione sociale. Difronte a questo scenario, però, la Giunta Fedriga (e tutta la destra) non solo è ferma alla propaganda, ma come al suo solito chiude le porte a ogni contributo che provenga dall’opposizione, come ha fatto bocciando i nostri emendamenti proposti per affrontare il fenomeno delle baby gang potenziando gli educatori di strada».

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