Carceri: Conficoni (Pd), a Pn situazione critica e garante detenuti ancora nel limbo

Pubblicato il martedì 02 Set 2025

Polizia penitenziaria, carcere, chiave

 

Trieste, 01.09.25 – «Mentre il garante dei detenuti a Pordenone, annunciato dal capogruppo di Fi oltre un anno fa, è sparito dai radar, il carcere di Pordenone continua a essere una situazione di forte criticità a causa del sovraffollamento. La Giunta chiarisca a che punto è la realizzazione della nuova casa circondariale di San Vito al Tagliamento e quali passi avanti sono stati fatti verso la sdemanializzazione del castello, sollecitata con una petizione depositata due anni fa a Trieste». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione porta in Consiglio le problematiche di sovraffollamento del carcere di Pordenone.

Nell’aprile del 2024, ricorda Conficoni, «il ministro Ciriani aveva ipotizzato la fine dei lavori entro il 2026 e l’entrata in funzione della struttura nel 2027. Peccato che pochi mesi più tardi, il viceministro della Giustizia, durante la visita alla struttura, posticipava alla primavera del 2027 la chiusura del cantiere». Intanto, continua il consigliere dem, «la situazione è decisamente critica a causa della presenza di 51 detenuti su una capienza massima di 37 posti e con una carenza di 11 agenti, registrata durante il sopralluogo promosso dall’associazione “Nessuno tocchi Caino” il mese scorso. Tutto ciò, ovviamente, impatta in maniera negativa sul benessere e sulla sicurezza». Nonostante questa situazione, conclude Conficoni, «ciliegina sulla torta, deludendo le rassicurazioni provenienti dalla maggioranza, non è ancora stato perfezionato l’iter per la nomina di un garante dedicato alle persone recluse a Pordenone».

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