INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Oggetto: Eccessivo consumo di alcol in Friuli Venezia Giulia e le patologie epatiche alcol-correlate: necessità di strategie di prevenzione
PREMESSO che:
• il consumo di alcol in Italia rappresenta un grave problema di salute pubblica, con 8,6 milioni di consumatori a rischio e il 16% dei giovani tra 18 e 24 anni coinvolti nel binge drinking, ossia il consumo episodico eccessivo di alcol (cinque o più unità alcoliche in un’unica occasione). L’età media del primo contatto con l’alcol è di 12-13 anni, al di sotto del limite legale. Le patologie epatiche alcol-correlate sono la seconda causa di malattia epatica nel Paese, con costi sanitari e sociali stimati in 3,5 miliardi di euro annui;
SOTTOLINEATO che:
• quanto al Friuli Venezia Giulia, i dati rilevati dal programma PASSI 2022-2023 evidenziano una situazione preoccupante in regione per quanto riguarda il consumo di alcol, con numeri superiori alla media nazionale. Nella regione, il 73,5% della popolazione consuma alcol, rispetto al 58,4% della media italiana, mentre il 18,4% delle persone beve alcol fuori pasto, contro il 10,1% nazionale. Particolarmente allarmante è la diffusione del binge drinking, che nel FVG riguarda il 15,4% della popolazione, a fronte di una media nazionale del 9,6%;
ATTESO che:
• decisamente preoccupante, sotto il profilo delle azioni di prevenzione, è che il Friuli Venezia Giulia risulta l’unica regione italiana classificata con un “bollino rosso” per la percentuale di bevitori a maggior rischio che ricevono il consiglio medico di ridurre il consumo di alcol: solo il 3,1% rispetto al 7% nazionale, segnalando così una carenza nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione;
VISTO che:
• il Libro Bianco dell’Associazione Italiana Studio del Fegato (AISF), presentato al Ministero della Salute, sottolinea l’urgenza di strategie preventive, tra cui campagne di sensibilizzazione, educazione scolastica, politiche di controllo della disponibilità e della pubblicità degli alcolici, screening nei centri sanitari e programmi di intervento precoce. È necessaria un’integrazione tra medicina territoriale, servizi specialistici e per le dipendenze, con percorsi diagnostico-terapeutici standardizzati ma personalizzati;
• le proposte operative includono l’istituzione di un registro nazionale delle epatopatie alcol-correlate, il potenziamento dei servizi territoriali e la creazione di reti collaborative tra stakeholder. La sfida principale è tradurre queste proposte in azioni concrete e sostenibili per ridurre l’impatto dell’alcol sulla salute pubblica;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale,
INTERROGA l’Assessore regionale competente per sapere:
1. Quali strategie preventive, in particolare tra quelle citate in premessa, sono attivate o ha intenzione di attivare per contrastare il fenomeno dell’eccessivo consumo di alcol e conseguentemente contenere le patologie epatiche alcol-correlate;
2. Quali azioni intende attivare specificatamente per migliorare l’indicatore di PASSI citato in premessa, relativo allo scarso intervento dei Medici di Medicina Generale (MMG) nei confronti dei bevitori a maggior rischio.
Roberto COSOLINI
Presentata alla Presidenza il 15/04/2025
2477 - COS IRO prevenzione ALCOL