Trieste, 09.04.25 – «La condizione di fragilità che riguarda la fascia di popolazione anziana richiede maggiore attenzione, non solo investendo nelle strutture residenziali, ma anche nei servizi legati alla domiciliarità per rispondere alle cronicità». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) replicando alla risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire la situazione delle liste d’attesa per l’accesso alle strutture residenziali per anziani in Fvg. «In Fvg il 75 per cento delle persone in case residenziali sono non autosufficienti e il numero sta aumentando a fronte di una scarsità di residenze e di posti letto. Sette mesi il tempo di attesa per alcuni anziani, per esempio a Gorizia, 90 giorni la media regionale, riportata in Aula dall’assessore Riccardi» continua la consigliera dem.
«Per garantire assistenza alla cronicità degli anziani fragili – prosegue Fasiolo – non si deve investire solo sulle strutture accreditate, ma è necessario intervenire sull’assistenza domiciliare, sulla telemedicina e ancora serve intervenire su quell’aspetto del sociale, come l’abbattimento delle rette, per non far pesare soprattutto nel caso di malattie “borderline”, situazioni che sono al limite tra vere e proprie patologie croniche ” di confine” tra autosufficienza e non autosufficienza. Serve dunque trovare una soluzione mediana per far fronte a questi casi, mantenendoli il più possibile nell’alveo della “non istituzionalizzazione”, perché mettere insieme a situazioni problematiche altre situazioni ancora più problematiche non può che aumentare la gravità di situazioni già complicate. Quindi l’auspicio è che su questo ci sia un lavoro comune e condiviso. Il sostegno alla domiciliarità con una seria e continuativa assistenza è un obiettivo fondamentale».