MORETUZZO/COSOLINI: Rete Oncologica Regionale e rapporti con le Università di Trieste e Udine

Interrogazione a risposta scritta

OGGETTO: Rete Oncologica Regionale e rapporti con le Università di Trieste e Udine

I Consiglieri MORETUZZO e COSOLINI,
PRESA VISIONE del punto 3 del deliberato della DGR 117/2025 (LR 22/2019, art. 43 – ‘Piano della rete oncologica regionale FVG 2025-2027’. Approvazione definitiva), che recita testualmente: «delibera […] di dare mandato alla Direzione strategica dell’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute e al Coordinamento della Rete Oncologica Regionale di avviare un’istruttoria con le Università di Trieste e Udine per individuare le condizioni ed il percorso operativo finalizzati all’istituzione di Scuole di specializzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni emergenti nelle attività di sviluppo della rete oncologica previste dal Piano e che abbiano anche nell’I.R.C.C.S. CRO sede formativa ed operativa, in considerazione dell’alto livello della tecnologia biomedicale ivi presente»;
VISTO il “Protocollo d’intesa tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Università degli studi di Trieste e l’Università degli studi di Udine per lo svolgimento delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca” sottoscritto il 5.11.2021 (d’ora innanzi Protocollo di intesa);
VISTE la DGR 1215/2022 (Protocollo d’intesa tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Università degli studi di Udine ed il Centro di riferimento oncologico di Aviano per lo svolgimento delle attività assistenziali dell’università) e la DGR 1555/2022 (Protocollo d’intesa tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Università degli studi di Trieste ed il Centro di riferimento oncologico di Aviano per lo svolgimento delle attività assistenziali dell’università);
RICHIAMATO, in particolare, l’articolo 3, comma 3 del Protocollo di intesa: «Il perseguimento delle finalità di cui al comma 2, in particolare, non può prescindere: […] d) dall’importanza di valorizzare le diverse professionalità che operano nell’ambito del SSR e di favorire un buon clima organizzativo […] f) dal rispetto degli standard assistenziali, di didattica e di ricerca richiesti dalle normative in vigore a livello nazionale e regionale nel settore sanitario ed universitario»;
RICHIAMATO inoltre, sempre del Protocollo di intesa, l’articolo 4, commi 5 e 6 («5. Nel processo di formazione del medico, dell’odontoiatra, degli specialisti e delle altre figure professionali sanitarie previste dalla pianificazione regionale sono coinvolte tutte le strutture aziendali, sia dirette da personale universitario sia da personale del SSR anch’esso coinvolto nelle attività di tutoraggio, attraverso tutta la casistica presente nei diversi livelli di complessità e organizzazione. Parimenti, nella formazione di tali figure professionali, è coinvolto, in coerenza con i percorsi individuati dai Consigli di
corso di laurea e di scuola di specializzazione, sia personale universitario che personale del SSR. 6. Gli organismi deputati alla programmazione e all’organizzazione dell’attività didattica si avvalgono di tutte le competenze disponibili. In particolare, i regolamenti didattici definiti dalle Università tengono conto dell’opportunità di garantire e favorire la partecipazione di tutto il personale all’attività didattica con incarichi di insegnamento, tutoraggio e altre attività formative.»);
VISTO altresì quanto previsto, all’interno del medesimo Protocollo di intesa, dall’ articolo 9, comma 5 («Al fine di valutare congiuntamente il fabbisogno regionale per la formazione del personale sanitario e dei medici specialisti ed ai sensi dell’articolo 1 comma 6 del DPCM 24.5.2001, è costituito un Nucleo regionale per la programmazione a medio termine dei fabbisogni formativi, composto dai Rettori delle Università di Trieste e Udine (o loro delegati), dal Direttore centrale salute e dai direttori generali degli Enti del SSR, nonché dai direttori sanitari delle Aziende Sanitarie Universitarie. Il Nucleo effettua una ricognizione e valutazione annuale sulla demografia professionale del SSR, sulle previsioni di turn-over a medio termine, sui fabbisogni emergenti e predispone un Rapporto annuale sulle tendenze della demografia professionale ed i fabbisogni formativi attesi ed emergenti del SSR. Il Nucleo si interfaccia con l’Osservatorio regionale della formazione medico specialistica e con gli ordini professionali per gli aspetti di competenza e fornisce il necessario supporto alla Regione e alle Università per la programmazione attuativa.»);
RICHIAMATO fine l’articolo 10, comma 5 del Protocollo di intesa («Al fine di rendere maggiormente coerente la capacità formativa delle Università con i fabbisogni tendenziali del SSR e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse sia per le Università che per le Aziende sanitarie regionali, la definizione delle Strutture complesse e semplici dipartimentali di cui al comma 3 lett. b), persegue i seguenti obiettivi: i. Graduale adeguamento alle indicazioni che emergono dal Rapporto annuale di cui all’articolo 9 comma 5. ii. Assetto complessivo delle Strutture universitarie che favorisca il rispetto dei piani formativi dell’Università e dei fabbisogni del SSR per la formazione del personale sanitario e dei medici specialisti. iii. Concentrazione della sede delle Scuole di Specializzazione per le quali il fabbisogno formativo sia soddisfatto da una sola Scuola e partecipazione a reti formative di Scuole di specializzazione di altre regioni solo nel caso di assenza della specifica tipologia di scuola in Regione. iv. Attivazione di nuove Scuole di specializzazione e di nuovi corsi di studio di area sanitaria per rispondere adeguatamente ai fabbisogni di professionalità secondo le necessità del SSR»);
AVUTA NOTIZIA che la Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Udine, che fino al 2018 aveva la sua sede di formazione nell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine e che dal 2018 operava su tre sedi formative (Udine, CRO e Trieste) negli ultimi mesi sarebbe stata repentinamente concentrata presso il CRO di Aviano;
POSTO CHE i requisiti previsti per la sussistenza di una Scuola di Specializzazione in Oncologia sarebbero molto meglio assicurati integrando nella rete formativa le strutture e l’attività dei presidi ospedalieri di Udine e Trieste e delle altre Strutture del SSR nelle quali ruota il paziente oncologico nel suo percorso di cura;
ATTESO CHE sulla base di quanto sopra l’unica Scuola di specializzazione in Oncologia avrebbe già sede nel solo CRO di Aviano, con coinvolgimento limitato degli altri ospedali regionali;
RITENUTO che lo spirito e la lettera del Protocollo di Intesa con le Università e del Piano della Rete Oncologica Regionale appaiono oltre ogni ragionevole dubbio a favore dell’inserimento di tutte le Strutture di Oncologia nella rete formativa;
CONSIDERATO che solo in questo modo i medici in formazione specialistica avrebbero l’opportunità di maturare conoscenze e competenze complete, frequentando ospedali hub e spoke e partecipando ad attività multidisciplinari con il coinvolgimento delle funzioni specialistiche chirurgiche di più alta complessità presenti solo negli ospedali Hub di II livello;
Tutto ciò premesso, INTERROGANO la Giunta regionale per sapere:
1. se corrisponda al vero che la Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Udine, che fino al 2018 ha avuto la sua sede di formazione nell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine e che dal 2018 operava su tre sedi formative (Udine, CRO e Trieste) è stata concentrata presso il CRO di Aviano;
2. quali siano state le ragioni, che hanno indotto il direttore della Scuola di Specializzazione ad adottare improvvisamente la scelta sopraddetta in così forte contrasto sia con le indicazioni generali del Protocollo di Intesa che con la prassi seguita fin qui;
3. se sia vero che presso quella sede lavorerebbe oggi la quasi totalità degli specializzandi, inclusi quelli sostenuti da contratti pagati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia;
4. quanti siano oggi i dirigenti medici oncologi in servizio con contratto a tempo determinato o indeterminato presso rispettivamente le SOC di Oncologia del CRO di Aviano, del POUSMM di Udine e del POU Maggiore di Trieste;
5. quanti siano ancora i medici specializzandi che svolgono la propria attività formative nelle diverse SOC oncologiche della regione (esclusi quelli assunti ex decreto Calabria);
6. quale rapporto vi sia tra l’attuale dotazione di dirigenti oncologi ed i volumi di attività;
7. come valuti il fatto che i medici in formazione specialistica oncologica sono privati, nella situazione che si è determinata ora, della possibilità di completare il proprio percorso formativo in sedi dotate di tutte le discipline e funzioni previste;
8. come debba essere interpretata l’indicazione sopra citata della DGR 117, alla luce del fatto che:
a) l’auspicato coinvolgimento del CRO è oggi pienamente realizzato, a scapito però delle altre strutture della ROR, cosa che certamente non era nelle intenzioni della GR alla approvazione della DGR 117/2025;
b) alcuni dei requisiti ministeriali per la permanenza della Scuola di Oncologia sarebbero assicurati solo dalle sedi ospedaliere Hub oggi escluse;
c) i bandi per l’iscrizione alle Scuole di specializzazione in Radioterapia esistenti a livello nazionale hanno saturato una piccola parte dei posti disponibili;
9. quali valutazioni si senta di esprimere l’Assessore alla salute in merito alle modalità relazionali tra Università e SSR che emergerebbero da questa vicenda e che parrebbero significare una volontà di condizionamento rispetto ad azioni di governo adottate dalla Direzione generale di ASUFC;
10. quali azioni intenda intraprendere per chiedere ed ottenere il rispetto sostanziale e formale dei principi più elementari di buona convivenza tra SSR e Università e del Protocollo di intesa;
11. quali iniziative siano in corso da parte del Coordinamento della ROR del Friuli Venezia Giulia ed in particolare del Dipartimento interaziendale di Oncologia per una valutazione del rapporto tra risorse assegnate ed attività e per prevedere i fabbisogni nei prossimi anni e programmare le azioni correlate.

Massimo MORETUZZO
Roberto COSOLINI

Presentata alla Presidenza il 04/04/2025

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