19.09.24 – «La nostra regione rischia di uscire indebolita dalla legge Calderoli, una norma che porterà all’ordinarizzazione della nostra specialità. È questo il vero pericolo che oggi il Fvg corre e che abbiamo voluto porre, con un atto politico, attraverso la richiesta di referendum abrogativo. Regionalismo e autonomia fanno parte della storia della nostra regione e su questo, da parte del gruppo del Pd, non c’è alcun ripensamento né passo indietro». Lo afferma il capogruppo del Pd, Diego Moretti a margine della discussione sulle proposte di referendum abrogativo statale della legge 86 del 26 giugno 2024, respinto dal centrodestra.
«La legge costituzionale 3 del 2001 (riforma del titolo V della Costituzione) rimane il nostro riferimento per quanto riguarda il regionalismo e l’autonomismo e sbaglieremmo tutti se su questo tornassimo indietro. Il centrodestra, che nel 2001 votò contro la legge e no al successivo referendum confermativo e non ha mai cambiato la norma, su questo fa ideologia e demagogia. Il nostro no alla risoluzione proposta dalla Lega in Consiglio regionale è coerente ai principi del 2001 e alla storia della nostra Regione, così come lo è il sì alla proposta di referendum e alla mozione proposta dai colleghi del Patto per l’Autonomia. In questo contesto politico sta la coerenza delle nostre idee, non certo quella di chi cambia idea a seconda di dove si trova e di come il contesto del tempo cambia».


