Cimpello-Gemona: Celotti (Pd), tentativo di screditare cittadini dimostra confusione cdx

Pubblicato il martedì 14 Mag 2024

 

TRIESTE 14.05.24 «Il tentativo dell’assessora Amirante di screditare le comunità della Collinare friulana che si sono opposte alle ipotesi di tracciato della Cimpello-Gemona sui territori dei Comuni di Fagagna e Moruzzo dimostra che il cdx regionale non ha le idee per nulla chiare su questo progetto». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine della discussione che si è tenuta oggi in Aula a seguito della risposta dell’assessora regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante all’interrogazione presentata dal consigliere Massimo Moretuzzo per chiarire le intenzioni della Giunta regionale riguardo al tracciato Cimpello-Sequals-Gemona.

«A dispetto di quanto ha dichiarato in Aula Amirante, la comunicazione ai cittadini da parte dei sindaci è stata fatta in modo corretto, presentando le stesse slide illustrate dall’assessora in Collinare e poi in audizione in 4ª commissione e i cittadini si sono espressi su un’ipotesi di tracciato altrettanto chiara». Secondo Celotti, «la vera questione è che quell’ipotesi di tracciato non risponde né alle esigenze di raccordo viario intra-provinciale, né, tantomeno, alle necessità del traffico commerciale proveniente dalla pedemontana veneta e pordenonese, e quindi a esigenze inter-provinciali e inter-regionali, anzi, internazionali. Se una strada serve, ed è tutto da dimostrare, visto che gli studi sul traffico non li abbiamo ancora visti (il mio accesso agli atti attende riscontro da mesi), non può essere fatta passare a caso. Un conto è ragionare su come togliere il traffico pesante dalla provinciale 463 che da Dignano porta a Osoppo passando per San Daniele, un conto è pensare di costruire una nuova strada, ambientalmente impattante, che allungherebbe il percorso e che quindi non verrebbe usata» sostiene Celotti. «Amirante, che ha ereditato uno studio commissionato dal suo predecessore della giunta Fedriga uno, ammetta che quello stesso studio non risponde al mandato, e la smetta di accusare i sindaci che si sono giustamente e civilmente attivati per difendere i loro territori, riuscendo a scongiurare un progetto impattante, oneroso e inefficace, che in alcune delle varianti ipotizzate prevedeva addirittura di dirottare il traffico, compreso quello pesante, nel centro di Fagagna e di Moruzzo. Se si vuole davvero ragionare con i territori si forniscano i dati e si faccia un serio lavoro di ascolto delle amministrazioni e delle realtà produttive pordenonesi e friulane».

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