Nei giorni scorsi le associazioni rappresentative dei pazienti hanno denunciato come la diminuzione del servizio stia mettendo in difficoltà le persone che soffrono di questa patologia
«Nei giorni scorsi le associazioni rappresentative dei pazienti hanno denunciato come la diminuzione del servizio stia mettendo in difficoltà le persone che soffrono di questa patologia legata all'intestino. In seguito alla diffusione della pandemia, l’orario di apertura del centro stomizzati di Udine non ha subito variazioni mentre quello di Pordenone è stato fortemente ridotto da 17 a 6 ore settimanali ritornando dopo poco tempo a livelli inadeguati. Inoltre, è stata segnalata la difficoltà a prendere appuntamento, essendo la linea telefonica dedicata alle prenotazioni aperta solo 30 minuti alla settimana. A seguito di tutte le problematiche conseguenti a questa situazione, le associazioni di riferimento hanno anche lamentato la crescente migrazione di persone stomizzate dalla provincia di Pordenone verso ambulatori attivi in altre realtà della regione. Il tutto sta accadendo nell'insensibilità assoluta da parte dell'Asfo: a questo punto chiediamo l'intervento dell'assessore Riccardi, per dare una risposta a cittadini meritevoli di maggiore attenzione».