Soluzione equilibrata e rispettosa di tutte le esigenze in campo, salvaguardando i cd “privi di titolo”
TRIESTE (19.05.16). «Con l’approvazione dello stralcio odierno, diamo finalmente la risposta definitiva a una serie di problemi collegati al tema degli operatori con funzioni socio-educative in servizio nel sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali». Lo affermano i consiglieri del Pd, Franco Rotelli, relatore della legge, e Chiara Da Giau che già nell’ottobre 2014 aveva posto il tema all’attenzione della Regione con un'interrogazione.
Secondo i due consiglieri «si tratta di una soluzione equilibrata e rispettosa di tutte le esigenze in campo: quella di salvaguardare circa duemila operatori cosiddetti “privi di titolo” che da anni, per colpa di una normativa e di interventi lacunosi e sporadici, hanno continuato a essere ossatura importante nei nostri servizi in una situazione di assoluta incertezza. E inoltre, quella di riconoscere titolarità e possibilità di impiego negli stessi servizi, oltre che agli educatori professionali anche a quelli del corso di laurea L-19, quella di stabilire criteri chiari per i prossimi affidamenti evitando il protrarsi di situazioni anomale».
La soluzione di questo problema, continuano i due consiglieri dem, «era stato un impegno preciso in campagna elettorale che oggi viene ottemperato, crediamo, con soddisfazione di tutti, pur consapevoli che altro importante lavoro rimane da fare per stabilire equamente i percorsi di riqualificazione con una seria e oggettiva valutazione delle competenze acquisite nonché per reperire le risorse necessarie a questa attività». Inoltre, la giunta ha accolto un ordine del giorno con prima firmataria la consigliera del Pd, Renata Bagatin, che impegna la Giunta ad adottare specifiche linee di indirizzo per garantire l'inserimento della clausola sociale nelle procedure di affidamento degli interventi e dei servizi del sistema integrato.







