Ridare centralità a scalo e interporto con un tavolo tra regione e ferrovie

Travanut ha presentato una mozione per il rilancio logistico di Cervignano

CERVIGNANO. Il rilancio dello scalo e dell’interporto di Cervignano per ridare un ruolo centrale allo sviluppo dell’economia sostenibile del Friuli Venezia Giulia. Il tema della logistica e della movimentazione e trasporto delle merci passa anche e soprattutto dal polo di Cervignano. E per questo, proprio al fine di valorizzarlo e coordinarlo in un contesto nazionale ed europeo, il consigliere regionale del Pd, Mauro Travanut ha presentato una mozione che impegnerà la Giunta alla valorizzazione dell’interporto di Cervignano e alla creazione di un tavolo con Trenitalia e Rfi per l’utilizzo delle infrastrutture esistenti.
«Lo scalo di Cervignano del Friuli – sottolinea Travanut nella mozione – ha visto un progressivo calo delle operazioni nel corso di questi ultimi anni, calo dovuto anche al “dissolvimento dei servizi cargo ferroviari a opera del gestore nazionale”, come si rileva nel documento programmatico della Giunta, nonostante i rilevanti investimenti finanziari attivati sia per lo scalo che per l’interporto in passato». Per rilanciare scalo e interporto, secondo Travanut è necessario dare attuazione alle misure previste dal Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, «con l'obiettivo di migliorare la logistica, incrementare i flussi, utilizzare in maniera intelligente e funzionale il trasporto ferroviario, quello su gomma e quello marittimo, per migliorarne l'efficienza, ridurre i tempi, mettere in sicurezza l’ambiente e i transiti stradali». Tra le richieste presentate da Travanut, oltre al coordinamento con il Governo nazionale per il programma di sviluppo delle piattaforme logistiche territoriali, c’è anche quella inerente all’attivazione di un tavolo tecnico tra la Regione, Trenitalia Cargo e Rfi per individuare un percorso di valorizzazione e di utilizzo del rilevante patrimonio infrastrutturale realizzato a Cervignano, «prima di assistere a declassamenti delle infrastrutture».